Un giretto sulla corsia laterale destra, una svolta a sinistra e prim’ancora che entri nel vialone che conduce al delirio (di massa), ci sarà ancora da orientarsi con giudizio, perché in questo pazzo, pazzo mercato, ciò che vale ora verrà bruciato fra un battito di ciglia: è un lento, ossessionante eppur placido volteggiare, sulle corsie di mezza Europa (di mezzo Mondo?), ma, gli indizi che sanno quasi di prova, perché De Laurentiis dixit, trascinano a Old Trafford, casa Manchester United e di Matteo Darmian, l’esterno del Napoli segretamente per il quale manca ancora il sì, siamo tecnicamente al ni, e chissà se in seguito si finirà per ritrovarsi con un no. E’ un complicato intrigo che infiamma quest’estate, giocata sul filo del milioni di euro con una spavalderia incredibile: ma un’occhiata al bilancio va concessa e quei venti milioni (tutto compreso) che vengono reclamati dall’Inghilterra sanno di enormità.
DELA CI STA – In questo giochino senza frontiere, il vero o falso normale, De Laurentiis ci sguazza e talvolta si perde un po’, ma sempre deragliando sulla fascia, abitata a turno da Arias, da Sabaly e adesso, con perseveranza, con prepotenza, da Mattia Darmian, per il quale manca lo special sì di Sua Maestà, José Mourinho, che ha voce in capitolo, certo che ne ha, e che deve indirizzare la politica tecnica ma pure economico-finanziaria di un club che non intende fare sconti: sette milioni per il prestito oneroso, il resto garantito dall’immancabile riscatto (obbligatorio). Dopo ci sarebbe l’ingaggio, ovviamente: e farebbero altri tre milioni e mezzo di euro a stagione per un quadriennale o un quinquennale. Ma Darmian è un’ombra che si allunga tanto da una parte che dall’altra, ha dalla sua la diretta conoscenza con Ancelotti che gli ha fatto da anfitrione nel grande calcio e soprattutto garantirebbe un inserimento a presa rapida per vari e scontati motivi.
Fonte:CorSport