SUL NUOVO RUOLO – “Sta procedendo bene, si sapeva che ci vuole un po’ di tempo per abituarsi, ma Ancelotti già dalla prima telefonata mi voleva dinanzi alla difesa, ci sto lavorando e speriamo sempre di migliorare”.
SUI GOL – “Uno dei più belli fu contro il Milan, uno in finale contro la Juventus e non lo so gli altri, spero di farne tuttavia. Il match più importante fu la prima in Champions, con la canzone di sottofondo. In seguito le gare più importanti sono quelle vincenti, ti restano nel cuore”.
SUI CORI CONTRO NAPOLI – “Non capisco questi cori contro Napoli e i miei compagni, non li capirò mai perché fanno solo male e sono inutili. Ci guardano milioni di persone ed è corretto avere un comportamento corretto sul terreno di gioco, per tale motivo sono una persona molto seria e ci tengo ai comportamenti perché siamo un esempio per la gente che ci vede”.
SUL FUTURO – “Non lo so, credo di avere qualche anno da giocare e dopo ci penserò. Ho una scuola calcio in Slovacchia, dopo ci penserò. Finire la carriera qui? Può essere, non posso dirlo con certezza, ne sarei sicuramente fiero“.
SU INSIGNE – “Questo è il gruppo più compatto con cui ho giocato, è cambiato poco. Siamo un bel gruppo, possiamo fare davvero tanto. Il capitano del futuro? Io spero che possa prenderla Lorenzo Insigne, è un napoletano ed è un simbolo di Napoli. Sarebbe bello se Lorenzo diventasse capitan futuro. Io e lui come Bruscolotti e Maradona? Abbiamo calciatori forti, ma non come Maradona. Se mi assicurasse al 100% di vincere lo scudetto sì”.
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Fonte:CalcioMercato.com
Image:Getty
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