La seconda pausa del campionato arriva con il secondo posto consolidato, con la seconda vittoria consecutiva e con un secondo gol meraviglioso. Ed è, in maggior misura, sempre più il Napoli secondo Carlo Ancelotti.
Parecchi cambi, sempre tanta qualità sul terreno di gioco, cinque vittorie su cinque in campionato con 21 effettivi schierati dall’inizio della gara e con Meret, Ghoulam e Younes tuttavia fuori e pronti a tornare nelle prossime settimane. Inoltre, tranne 10 minuti col Liverpool e 15 minuti col Sassuolo, una formazione che ha sempre comandato il campo. “Facciamo la corsa alla prima in classifica, cerchiamo di esser pronti se la Juventus fa un passo falso. Suppongo che possiamo essere competitivi fino tutto sommato”: questo l’Ancelotti pensiero, un manifesto di ciò che ci si porterà dietro in questi noiosi ed interminabili giorni di sosta.
La fotografia di Ancelotti è perfetta: il suo Napoli ha le carte in regola per ambire alla vittoria dello scudetto.
Gli equilibri si trovano ottenendo dai giocatori disponibilità pure in compiti mai svolti anteriormente. L’esempio di Verdi, in poche partite, è lampante: il flop dell’incontro con la Samp pare un lontano ricordo.
Il giocatore spostato sulla fascia e spaesato nel dover fare le due fasi, nel giro di un mese, ha completato un’eccellente evoluzione. In una gara non facile come quella contro il Sassuolo, Verdi ha fatto intensità difensiva, ha coperto la fascia senza perdere i riferimenti. Questo, tuttavia, non ha condizionato la creatività, l’estro di un giocatore che ha avuto un upgrade che Roberto Mancini dovrà tenere ben presente. Verdi è solo un esempio dell’apporto che la gestione Ancelotti potrà dare, aldilà di un risultato in campionato che, adesso, è tediosamente scontato. Facile immaginare che l’evoluzione del Napoli di Ancelotti non sia finita qui. Un grandissimo allenatore è ben conscio come l’imprevedibilità sia un fattore decisivo per protrarre a mietere vittorie ed avere nel carnet una varietà importante di sistemi di gioco è un po’ come averne uno solo (di sarriana memoria, ad esempio), ma eseguito mnemonicamente: con la sostanziale differenza, tuttavia, che alla varietà è più facile far adattare tutti, considerato che non bisogna eseguire meccanismi da nuoto sincronizzato, ma si trovano le alchimie per provare a valorizzare al meglio le caratteristiche di tutti. C’è tuttavia del lavoro da fare, ad esempio su Malcuit, ma la strada tracciata è molto più che positiva.
La Juventus si tolga dalle scatole. Inutile continuare così, il campionato già morto
Fonte:CalcioMercato.com
Image:Getty
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