Napoli News
“Un angolo per chi ha la visione del calcio di Nick Hornby, per chi vive la sfida come un film, per chi reputa Babangida il miglior giocatore della storia. Un piccolo mondo per chi non ha scritto calcio con il pallone fra i piedi, ma con una penna fra le dita, una telecamera sulla spalla o un joystick in mano, per quelli cresciuti a pane, nutella e Holly e Benji . Il calcio visto con gli occhi, e gli occhiali, del Nerd”.
“Cristiano, il bello. lo faccio io”. Sì Giovanni, solo perché non c’è Fernando. Non solo bello, ma pure forte. E professionale, fino all’ultimo. Llorente, in due gare, ha già fatto vedere agli scettici che mano può dare al Napoli di Ancelotti: un assist contro la Sampdoria, un gol contro il Liverpool di Klopp. E di Van Dijk. E del trio Salah-Mané-Firmino. Campioni d’Europa, in carica.
L’APOSTROFO ROSA… – Sbaglia il centrale olandese, non Llorente, che da due passi non si fa ipnotizzare dal miracoloso Adrian, autore di una delle parate più belle della storia della Champions. E dopo la rete? L’esultanza. Con bacio. Allo stemma. “Il bacio, un apostrofo rosa fra le parole campioni d’Europa” (e non “Franco e forte”): allorchè si inizia una storia, una nuova storia d’amore, si parte da lì, dal bacio. E non si pensa ma alle ex, ma presentemente. E fra l’altro, Llorente non è uno che ne ha dati parecchi in carriera. Alle maglie eh!
ANVEDI COME BACIA – El Rey Leon è uno che ovunque è andato ha donato sempre tutto se stesso: all’Athletic Bilbao, alla Juve, al Siviglia, allo Swansea, al Tottenham. Parecchi gol, parecchi gesti che lo hanno fatto amare, tante piccole cose che lo hanno reso sempre utile. Ed adesso, a Napoli, in una città che ama visceralmente chi dà sempre tutto, ha preso la decisione di iniziare con l’accoppiata gol+bacio. Ma non è un bacio di chi vorrebbe avere tradire il suo passato, fatto pure di bianconero, colori rivali. Non è il bacio di un ingrato. E neanche di uno che vorrebbe avere fare il ruffiano, perché Llorente non è in questo modo. E’ il bacio di chi dice: “Ci sono, sono pronto a dare tutto per voi”. Incarnando ogni volta lo spirito della piazza per cui gioca. Anvedi come bacia Nando, parafrasando Teo Mammucari ai tempi di Libero. Libero, come Llorente, di fare il professionista vero. E di baciare la maglia del Napoli. Senza polemiche. Con classe. Perché Nando è la faccia bella del calcio.
PS Più bello di Oddo, Mihajlovic e Sereni che ballano da Mammuccari…
Image:Getty
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