Secondo Il Mattino: “E allora pure prima del match di Genk, Ancelotti e Insigne si sono parlati: il tecnico ha spiegato al suo capitano che non era rimasto soddisfatto delle prestazioni nelle ultime partite (su tutte quella col Cagliari) e gli ha fatto comprendere che in Belgio sarebbe rimasto a guardare. Lorenzo, dal canto suo, ha sperato fino in ultimo minuto di riuscire a far cambiare idea all’allenatore e di essere messo in campo dall’inizio. Speranza vana. Ecco spiegati quegli occhi in questo modo pieni di pensieri. Il dispiacere di non essere del match, unito a quello di chi sa che il feeling con il tecnico non è dei migliori. A fare da pompiere, allora, ci ha fatto un pensiero Mino Raiola, il potentissimo agente che gestisce Lorenzo. Lo ha tranquillizzato e gli ha fatto comprendere che quella di Ancelotti è stata solo una lezione per il futuro e che fra lui e il tecnico non ci devono essere attriti o frizioni. Lo stesso Carlo ha fatto comprendere dopo Genk che ha voluto preservare Insigne per il prossimo match (già a Torino domenica pomeriggio), come a dire che il capitolo poteva ritenersi chiuso con quella tribuna”.
Image:Getty
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