La coppia di testa, i guai del Milan, la sorpresa Cagliari. E in seguito Lukaku e Lautaro, Cristiano Ronaldo, Leao, Piatek e Milik. E’ il momento dei grandi attaccanti. Stimolati dalle domande dei lettori di 100° Minuto, ne abbiamo discusso con Mario Sconcerti.
Sconcerti, Juventus e Inter al comando. Sono due squadre molto diverse, ma cos’hanno in comune?
«Una forte identità. Prendi l’Inter: non è una squadra molto forte, ma ha una grandissima personalità».
Ma col Sassuolo ha smesso di giocare dopo 70 minuti.
«Sì, ma in un’adesso ha fatto 4 gol. Conte ha sbagliato la sostituzione di Candreva con Lazaro, perché da quella parte il Sassuolo ha avuto via libera. E’ stata sicuramente un’Inter meno decisa di altre volte, ma tutto sommato ha trovato il successo lo stesso».
Cosa ti ha colpito in maggior misura?
«La prestazione di Lautaro. L’ho definito un Ibrahimovic tascabile. Certo che non si possono raffrontare, ma mi pare che Lautaro sia duro e tecnico, esattamente come Ibra. Non ha mai paura, cerca di fare sempre la cosa più lineare, che in seguito è la più complicato da fare. L’Inter ha trovato un grande attaccante. Ha una semplicità di pensiero che fa la differenza, pensa a come si è preparato e è andato in gol il primo gol al Sassuolo».
Sette giorni fa dicevi di attendere Lukaku.
«E’ giunto, finalmente. A questo punto comincio a capirlo come giocatore. Vale molto per ciò che dà agli altri, ai compagni. Non è paragonabile a Icardi, Maurito è più forte. Ma sa distribuire il suo peso sulla squadra. Mi viene da dire che – a dispetto del fisico – sia persino delicato: avere tutta quella massa significa avere a che fare con un fisico complicato da gestire in partita. Ma è giunto, penso che Conte sia contento di questo. E con Lautaro forma una gran bella coppia».
Ti è piaciuta la Juventus?
«Sì, pure se secondo il mio parere si piace troppo. Va bene divertirsi e giocare bene, ma questa Juventus ha trovato il successo 6 gare su 7 con un solo gol di scarto. Non chiude mai le gare, lascia sempre spiragli agli avversari. E’ qui che Sarri dovrà lavorare».
Cristiano Ronaldo ha riferito che questa squadra è più bella di quella di Allegri.
«Certo, mi pare il minimo sindacale. Del resto la rivoluzione di questa estate va in questa direzione, no? Ecco, se devo trovare un limite a questa Juve è che non chiude mai le gare».
Vedi un Cristiano Ronaldo diverso dall’anno scorso?
«Lo vedo più leader, più dentro le gare, più dentro la squadra. L’anno scorso, in maggior misura all’inizio, pensava molto a se stesso».
Il Milan di Pioli è partito male.
«Se Pioli fosse stato pure fortunato avrebbe fatto metà carriera in Champions. personalmente mi ha sorpreso questa piccola rivoluzione che in seguito non è stata tale. Per tutta la settimana si è parlato del nuovo ruolo di Paquetà e di Leao e in seguito – sull’1-1 e dopo un’adesso – sono usciti entrambi. Tutta la rivoluzione di Pioli gli si è spenta in mano, e a quel punto è ritornato il Milan di Giampaolo, ciò che bocciava Paquetà».
Leao e Piatek possono giocare insieme?
«Leao non può giocare assieme a nessuno, è un ottimo solista, ma ha difficoltà a vedere la porta, altrimenti dopo un quarto d’adesso il Milan sarebbe stato avanti 2-0. Non credo possa funzionare in coppia con Piatek».
Il Napoli ha trovato il successo grazie a Milik.
«Fammi fare i complimenti al Verona, che ha messo in imbarazzo il Napoli giocando alla Gasperini. Il Napoli tutto sommato ha trovato il successo per una superiorità naturale che si è manifestata in maniera occasionale con i gol di Milik».
E il Cagliari intanto è quinto.
«Se lo merita, Maran ha dato una ottima organizzazione di gioco. Gli manca Pavoletti, potrebbe pertanto essere pure oltre».
Riparte la Champions con Juventus e Atalanta subito sul terreno di gioco.
«La Juventus è nettamente favorita, non posso dire lo stesso dell’Atalanta a Manchester. Il risultato tutto sommato lo porterà a casa il City, ma mi aspetto una fantastica partita, sarà il gioco a farla da padrone».
Image:Getty
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