Il Napoli è tornato alla vittoria e l’ha fatto patendo, sbandando e concedendo tante possibilità all’Udinese, perchè era capitato in questo anno. Dopo il ko interno con lo Spezia, dominando in lungo ed in largo, la squadra di Gattuso ha trovato il riscatto immediato in una gara in cui non ha brillato, ad il signor punto aperta ad ogni risultato e che i partenopei non hanno mai preso in pugno sul piano del gioco, palesando i soliti limiti nell’area piccola con per lo meno due di palle gol sprecate (ed altre neutralizzate da un super Musso, che ha evitato due volte il 2-0).
E’ stato un colpo di testa di Bakayoko allo scadere a decidere una gara che va sicuramente oltre il valore dei tre punti. Il successo di Udine, su un campo storicamente ostico ove il Napoli ha trovato il successo solo altre 7 volte nella propria storia, non ha permesso agli azzurri solo di rimanere agganciati al treno Champions, di superare il Sassuolo e accorciare su Roma e Inter, ma di spezzare la crisi e scacciare via i fantasmi che pure nella stessa partita – dopo l’1-1 su un retropassaggio di Rrahmani a lanciare in gol Lasagna – hanno mandato subito nel pallone la squadra, che ha perso ogni sicurezza iniziando a forzare le giocate e subire in questo modo moltissime ripartenze, proprio il punto di forza dell’avversario, con Meret obbligato a diventare protagonista in per lo meno tre possibilità.
A complicare i piani di Gattuso – tuttavia privo di Koulibaly e Mertens, aggregati solo per far gruppo – pure l’infortunio muscolare di Manolas, sostituito da un Maksimovic non in un buon momento, e l’esordio da titolare da dimenticare di Rrahmani, artefice del gol di Lasagna e dopo finito nel pallone, costringendo l’allenatore al cambio. Da Manolas-Rrahmani all’inedita coppia Di Lorenzo-Maksimovic nel secondo tempo, con l’inserimento di Mario Rui e lo spostamento di Hysaj per una linea totalmente rivoluzionata. Mercoledì si riparte con l’ottavo di Coppa Italia con l’Empoli e Gattuso spera di poter schierare titolare Demme, vitale per le complicazioni di Fabian a due, ma pure dare minuti a Koulibaly e Mertens in ottica di Fiorentina e Supercoppa. Aspettando Osimhen che nella giornata odierna spera di ricevere la negatività al tampone per potersi aggregare al gruppo.
A complicare i piani di Gattuso – tuttavia privo di Koulibaly e Mertens, aggregati solo per far gruppo – pure l’infortunio muscolare di Manolas, sostituito da un Maksimovic non in un buon momento, e l’esordio da titolare da dimenticare di Rrahmani, artefice del gol di Lasagna e dopo finito nel pallone, costringendo l’allenatore al cambio. Da Manolas-Rrahmani all’inedita coppia Di Lorenzo-Maksimovic nel secondo tempo, con l’inserimento di Mario Rui e lo spostamento di Hysaj per una linea totalmente rivoluzionata. Mercoledì si riparte con l’ottavo di Coppa Italia con l’Empoli e Gattuso spera di poter schierare titolare Demme, vitale per le complicazioni di Fabian a due, ma pure dare minuti a Koulibaly e Mertens in ottica di Fiorentina e Supercoppa. Aspettando Osimhen che nella giornata odierna spera di ricevere la negatività al tampone per potersi aggregare al gruppo.
Image:Getty
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