Le lacrime di Lorenzo Insigne al termine della gara fotografano l’enorme delusione del Napoli per la sconfitta in Supercoppa. Il primo trofeo stagionale va alla Juventus, cinica nell’approfittare con Ronaldo di un rimpallo in area su Bakayoko, dopo essersi fatta preferire per un maggiore controllo del campo, ma senza costruire palle gol e confermando – nonostante una formazione più equilibrata a centrocampo e con la spinta di un ritrovato Cuadrado sulla fascia destra – tutto sommato pure a Reggio Emilia le complicazioni di questa stagione.
Il Napoli viceversa offre una prova tutt’altro che esaltante, con poca qualità in mediana senza Fabian e penalizzato nelle tipiche combinazioni strette sugli esterni e nelle imbucate centrali da un campo di gioco in condizioni disastrose (dopo le critiche di De Zerbi dei giorni scorsi nel post arrivano pure quelle di Ronaldo e in maggior misura di Gattuso). Azzurri dunque che, faticando da dietro, soffocano sulla pressione bianconera, pure se in qualche modo costruiscono le opportunità migliori: la botta di testa di Lozano a botta sicura è l’unica palla gol delle due squadre nella prima frazione di gare, ma Szczęsny salva i suoi in questo modo e si ripete d’istinto allo scadere mettendo la sigilla sul trofeo.
A 10′ dal termine tuttavia la possibilità più grande: rigore procuratore da Mertens (tuttavia non al 100% ed sul terreno di gioco con anti-infiammatori), ma Insigne fallisce il penalty e la possibilità di allungare l’incontro. Terzo errore dal dischetto (su quattro complessivi) contro la Juventus ed adesso – guardando pure ai precedenti – l’obiettivo di Gattuso e della squadra sarà recuperarlo mentalmente per il campionato già dalla partita contro il Verona: “Non deve sentire la responsabilità – l’invito di Gattuso in conferenza stampa -, i rigori si calciano e li sbagliava pure Maradona. Fa male vederlo piangere, lui ha la maglia del Napoli cucita addosso, ma adesso bisogna ricaricare le pile perché non abbiamo perso contro scappati di casa ma contro chi vince da 9 anni”.
A 10′ dal termine tuttavia la possibilità più grande: rigore procuratore da Mertens (tuttavia non al 100% ed sul terreno di gioco con anti-infiammatori), ma Insigne fallisce il penalty e la possibilità di allungare l’incontro. Terzo errore dal dischetto (su quattro complessivi) contro la Juventus ed adesso – guardando pure ai precedenti – l’obiettivo di Gattuso e della squadra sarà recuperarlo mentalmente per il campionato già dalla partita contro il Verona: “Non deve sentire la responsabilità – l’invito di Gattuso in conferenza stampa -, i rigori si calciano e li sbagliava pure Maradona. Fa male vederlo piangere, lui ha la maglia del Napoli cucita addosso, ma adesso bisogna ricaricare le pile perché non abbiamo perso contro scappati di casa ma contro chi vince da 9 anni”.
Image:Getty
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