“Il nostro DS è bravissimo, un uomo di campo che ha contribuito in modo determinante alla conquista della promozione e che ha sempre l’intuizione giusta presentemente corretto. In parecchi puntano sul cosiddetto nome, io scelsi un ragazzo perbene, intelligente e competente. Inzaghi è un predestinato e sono certo sarà presto protagonista su altre panchine, nemmeno il tempo di chiudere la contrattazione e disegnava schemi sul tavolo insieme a Foggia immaginando il Benevento del futuro”. Parole e musica del patron Oreste Vigorito che, diverse volte, ha elogiato DS e team tecnico indicandoli come valori aggiunti del progetto a tinte biancorossi. Entrambi legati da un rapporto di profonda stima e… da un accordo che scade. Fino al raggiungimento aritmetico della salvezza si penserà esclusivamente al campo, ma la sensazione è che ci siano tutti i presupposti per continuare assieme pure l’anno prossimo alzando l’asticella degli obiettivi. Intanto la squadra prepara la trasferta di Bologna che precede il tandem Roma-Napoli proibitivo sulla carta. Una vittoria consentirebbe di chiudere quasi in maniera definitiva il discorso pure grazie al rendimento negativo delle ultime tre. E in quel caso sarà già futuro. Presumibilmente con Pasquale Foggia DS e Filippo Inzaghi come allenatore.
Image:Getty
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