Risultato finale: Atalanta-Napoli 3-1
Le pagelle dell’Atalanta (a cura di Pierpaolo Matrone)
Gollini 6,5 – Su questa finale c’è pure la sua sigilla. Tre minuti prima del 3-1, nega il 2-2 al Napoli rispondendo presente ad una conclusione da distanza ravvicinata di Osimhen.
Toloi 6,5 – Un minuto prima è in area a chiudere su Insigne, Zielinski o chicchessia. Quello dopo è dall’altro lato a proporsi come terminale offensivo. Uomo ovunque dell’Atalanta.
Palomino 6 – Rimedia un cartellino giallo nella prima frazione di gare, ma questo non lo frena. Cerca sempre l’anticipo e molte volte gli riesce. Bella ma inutile la chiusura sul tiro di Bakayoko, ribadito dopo in rete da Lozano. Dal 71′ Caldara s.v.
Djimsiti 6,5 – Giocare sulla velocità di Lozano non è facile, ma lui con furbizia cerca sempre di non farlo girare, pure a costo di commettere fallo. Fin allorchè è lì, lo contiene bene. Non soffre neanche allorchè dal suo lato si presenta Politano.
Sutalo 6 – Titolare a sorpresa, dopo essersi aggregato in punto di morte ai convocati, dimostra di aver recuperato bene, come minimo psicologicamente.
De Roon 6 – Si concentra solo sulla fase difensiva, tenendo d’occhio Zielinski prima e Insigne dopo, sempre a supporto dei tre centrali.
Freuler 6,5 – Di forza o d’eleganza, trova sempre il modo per uscire vincitore dai parecchi duelli dell’incontro. Non disdegna l’inserimento in area, con cui specie nella prima frazione di gare mette in imbarazzo la retroguardia avversaria.
Gosens 7 – L’imbucata per Zapata in concomitanza del 2-0 è da esterno con qualità da giocatore della fascia centrale del campo. Allorchè arriva sempre a chiudere l’azione sul palo più lontano, ma, ricorda qual è il suo ruolo. E che, ad nella giornata odierna, ne è uno dei migliori interpreti in Europa.
Pessina 8 – Tatticamente intelligente, tanto da prendersi la responsabilità di gestire i tempi dell’incontro. Movimento corretto, grande freddezza dinanzi ad Ospina e gol del 2-0 come premio di un’altra ottima prestazione. Dopo si toglie pure lo sfizio di chiudere il discorso qualificazione con uno slalom e un tocco morbido a battere Ospina. Doppietta. Un Dio nella Divinità . Dal 90′ Pasalic s.v.
Muriel 6 – Si muove tanto, combina con Zapata e si crea pure una buona opportunità. Viene sostituito ad inizio del secondo tempo. Dal 56′ Ilicic 7 – Aumenta la vivacità offensiva della Divinità e sfiora più di una volta la rete. L’azione del 3-1, come molte volte capita, nasce dal suo piede col passaggio perfetto per Zapata.
Zapata 7,5 – L’ex col dente avvelenato. Un gol, bellissimo: siluro da fuori area imprendibile per Ospina. Un assist, intelligentissimo: di prima, per Pessina, nello stretto. Una giocata di sponda, straordinaria, sempre per pessina sul 3-1. Punto di riferimento dell’Atalanta.
Allenatore: Gian Piero Gasperini 7 – Come svela Pessina all’intervallo, il piano partita è chiaro: difendere, andando sempre in anticipo, e ripartire per sorprendere la linea difensiva del Napoli. Ci riesce, sfruttando pure una migliore condizione atletica, palese dai duelli vinti al centro al campo. I bergamaschi vince strameritando questa finale, con un risultato che forse sta anche stretto. Dimostrando pure di saper soffrire. Il carattere è solo una delle doti di questa meravigliosa creatura marchiata >Gasp.
Le pagelle del Napoli (a cura di Raimondo De Magistris)
Ospina 6.5 – Poche responsabilità sui gol subiti, nel secondo tempo tiene a galla le speranze qualificazione coi suoi interventi fino alla rete del definitivo 3-1.
Di Lorenzo 6 – Dovrebbe spingere molto oltre ma i bergamaschi molte volte e volentieri lo costringe a rimanere poco prima di Ospina. E fra i giocatori del reparto arretrato schierati da Gattuso è colui che sbaglia meno.
Rrahmani 5 – Alla sua terza gara da titolare in questo Napoli si afferma non all’altezza di questo Napoli. Scarsa fiducia in lui e scarse prestazioni nelle poche volte in cui – per necessità – viene messo in campo. Fin qui investimento perso.
Maksimovic 5 – Dovrebbe guidare la linea difensiva ma è l’ennesima prestazione deludente di una stagione da cancellare.
Hysaj 5 – Sul gol di Zapata, ciò che sblocca la sfida dopo una manciata di minuti, temporeggia troppo e permette all’attaccante colombiano di prendere la mira e battere Ospina. E’ obbligato a uscire per un colpo alla caviglia. Dal 43esimo Mario Rui 6 – Meglio di Hysaj riesce a arginare i bergamaschi dalle sue parti e nel secondo tempo si fa pure vedere in avanti.
Elmas 5 – Qual è il suo ruolo in questo Napoli? Esterno, trequartista, nella giornata odierna mediano. Che forse è il ruolo meno congeniale per le sue caratteristiche. Dal 46esimo Politano 5.5 – Non riesce mai a entrare veramente nel vivo dell’incontro.
Bakayoko 6 – Nella prima parte della gara crolla subito sotto i colpi di un’Atalanta che al centro al campo va a velocità doppia. Nel secondo tempo suona la riscossa, e dai suoi piedi nasce la rete del 2-1. Dal 64esimo Demme 6 – Da un suo assist nasce l’opportunità migliore per il 2-2: Osimhen non la sfrutta.
Lozano 6.5 – Un fuoco di paglia nei primi minuti. Nella prima parte della gara si spegna presto, troppo presto. Ma nel secondo tempo ha il merito di riaprire la sfida allorchè i bergamaschi pare in controllo totale dell’incontro: non basta.
Zielinski 4.5 – La svirgolata alla mezzora la fotografia della sua partita. Anonimo, impalpabile fra le linee. Dal 64esimo Lobotka 5.5 – Nessun cambio di passo col suo ingresso.
Insigne 5.5 – L’unico che con i suoi movimenti nella prima frazione di gare riesce davvero a creare qualche grattacapo dalle parti di Gollini: troppo poco, troppo solo. Si spegne nel secondo tempo.
Osimhen 5 – Torna titolare dopo 94 giorni e un lungo infortunio. Pare un altro giocatore, è tuttavia molto lontano dal 100% della forma e si vede. Sul 2-1, ha l’opportunità per realizzare la rete che avrebbe potuto cambiare la storia dell’incontro: spara il pallone su Gollini. Dal 79esimo Petagna s.v.
Gennaro Gattuso 5 – Non riesce a dare al suo Napoli una precisa fisionomia. Le assenze sono attenuanti, ma non bastano a spiegare un inizio di 2021 sempre più negativo.
Gollini 6,5 – Su questa finale c’è pure la sua sigilla. Tre minuti prima del 3-1, nega il 2-2 al Napoli rispondendo presente ad una conclusione da distanza ravvicinata di Osimhen.
Image:Getty
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