Andrà a finire esattamente come Juventus-Napoli, pure se dagli stessi uffici della Lega si sarebbero augurati qualche cosa di diverso. “II nostro orientamento è sempre quello di giocare, abbiamo firmato un protocollo sanitario con il Governo per poter dare continuità al campionato, ma abbiamo bisogno da parte delle Asl di collaborazione costante, cosa che abbiamo sempre avuto: per noi la gara si deve giocare, ma se la Asl ha un atteggiamento duro e restrittivo, dobbiamo valutare sulla base di quella che è stata la decisione del Collegio di Garanzia del Coni, che su Juve-Napoli ha creato un scorso di giurisprudenza” si era esposto in questo modo il patron Dal Pino, in seguito in tardissima serata la decisione di non rinviare la gara. Non si sono trovate soluzioni altre soluzioni, che potevano essere lo slittamento di 24 ore o lo spostamento al 7 aprile, ma si andrà in tribunale per in seguito, con ogni probabilità, dover fissare la gara perché la squadra di via Arcivescovado vincerà il ricorso.
Si poteva sicuramente fare qualche cosa di diverso, pure perché già durante il mattino dall’Asl erano stati piuttosto chiari. “Il Dipartimento di prevenzione prosegue il monitoraggio e conferma, alla luce dei numerosi casi di variante inglese, la isolamento, che scade domani (nella giornata odierna, ndr) a mezzanotte. Riunire la squadra è impossibile” le parole del direttore generale dell’Asl di Torino Carlo Picco. Nessuna possibilità di salire sul volo per la Capitale, dunque, e granata sul terreno di gioco al Fila Sempre, tuttavia, con tutta una serie di restrizioni: allenamenti individuali all’esterno, nessuna possibilità di utilizzare palestra e spogliatoi, divieto di doccia e isolamento a domicilio. Dopo, nel pomeriggio, il nuovo giro di tamponi, con la solita attesa nella speranza che il contagio non si sia ulteriormente allargato. Attualmente sono positivi otto calciatori e due membri dello gruppo oltre ad alcuni familiari dei giocatori, entro la mattinata odierno è previsto l’arrivo degli ultimi risultati.
Il Toro, dunque, continua nel suo stop, ma il campionato va avanti. E, dopo il successo di Crotone, il Cagliari può mettere la freccia: ospiterà il Bologna, in caso di vittoria supererebbe proprio i granata. Più complicati i turni di Crotone e Parma, impegnati rispettivamente contro Atalanta e Inter, ma intanto la squadra di Nicola è costretta a guardare le altre. E a sperare nei passi falsi della concorrenza: scendere sul terreno di gioco dovendo rincorrere è sempre più complicato che gestire un vantaggio, seppur minimo.
Il Toro, dunque, continua nel suo stop, ma il campionato va avanti. E, dopo il successo di Crotone, il Cagliari può mettere la freccia: ospiterà il Bologna, in caso di vittoria supererebbe proprio i granata. Più complicati i turni di Crotone e Parma, impegnati rispettivamente contro Atalanta e Inter, ma intanto la squadra di Nicola è costretta a guardare le altre. E a sperare nei passi falsi della concorrenza: scendere sul terreno di gioco dovendo rincorrere è sempre più complicato che gestire un vantaggio, seppur minimo.
Image:Getty
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