Dallo sfogo dopo il pareggio in punto di morte subito col Sassuolo alla prova da trascinatore col Bologna. Lorenzo Insigne nel momento di maggiore difficoltà, con la sua squadra senza più margine d’errore nella complessa corsa al quarto posto Champions, ha fatto valere il suo ruolo di leader tecnico e caratteriale. Tre gol ed un assist che hanno portato ‘solo’ 4 punti, ma sufficienti per lo meno per rimanere in corsa, limitando i danni fino a questa settimana tipo che sta permettendo alla squadra di recuperare le forze dell’ultimo infinito periodo particolarmente pieno di impegni ed a Gattuso pure di poter riavere Hirving Lozano, l’ultimo pilastro da recuperare.
13 gol in campionato per Lorenzo Insigne, a -5 dal primato personale stabilito con Sarri, allorchè tuttavia la squadra funzionava a meraviglia, creava possibilità a ripetizione con un baricentro più alto e doveva spendersi meno fisicamente (ed pure mentalmente) nei ripiegamenti difensivi. Al di là della classifica finale, a fine stagione il Napoli dovrà provare a blindare il proprio capitano e bandiera, prossimo al termine di contratto nel 2022. I contatti non sono tuttavia ufficialmente partiti, come sottolineato dall’agente del giocatore, perché la priorità di tutte le parti coinvolte è di salvare la stagione con un posto in Champions chiudendo con una remuntada importante. In seguito verrà il momento in cui fare l’esame della situazione, mettendo sul tavolo la questione economica, con la posizione del club che dovrà dare una sforbiciata al monte ingaggi (Insigne percepisce circa 4mln di euro netti) mentre dall’altra il 10 della nazionale – pur sognando di legarsi a vita al Napoli – oltre ad un riconoscimento economico potrebbe sentire il bisogno di garanzie su progetto tecnico all’altezza della piazza e del suo livello.
Image:Getty
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