L’Udinese riparte dopo la beffa di Milano e lo fa alla grandissima. L’affermazione nitida ottenuta contro il Sassuolo ha iniettato tanta fiducia nell’ambiente bianconero e addirittura inizia a esserci un po’ di dispiacere per ciò che poteva essere e che non sarà. Con i punti persi in modo grossolano in alcune gare durante questa stagione le zebrette potevano difatti addirittura ambire ad essere ai livelli di quel Verona considerato la sorpresa del mondo del pallone italiano per quanto fatto in questo biennio. Comunque l’aver fatto bottino pieno, contro una truppa neroverde non proprio al top della forma ma sempre pericolosa, consente adesso di guardare alle prossime gare con serenità.
I segnali positivi non arrivano solo dai giovani, di cui vi abbiamo parlato settimana scorsa, con Molina straripante pure contro il Sassuolo e Makengo che prosegue il suo inserimento. È giunto difatti il primo squillo del Re Leone Fernando Llorente, grande novità di gennaio e che non aveva convinto tutti ora del suo arrivo. Qualcuno difatti pensava che l’addio di Lasagna, per andare a innestare un centravanti come l’ex Tottenham, fosse un segnale di indebolimento di una formazione che viceversa ha in questo modo trovato la sua quadratura del cerchio. Adesso le zebrette non solo sanno difendersi per ripartire, ma riescono pure a tenere le redini del gioco, con parecchi piccoli difetti ulteriormente migliorabili per un ulteriore step di crescita.
L’affinità fra il punto di riferimento in attacco spagnolo e il faro del centrocampo, ovvero Rodrigo De Paul, è tuttavia migliorabile, con i due che talvolta non si intendono tuttavia alla perfezione sui movimenti da fare. D’altro canto Llorente ha uno stile completamente diverso rispetto a Lasagna e bisogna adattarsi. Chi viceversa pare essersi adeguato già alla perfezione è Molina e aggiungiamoci pure Pereyra. Il primo difatti ha servito un assist al bacio a Fernando, che ha insaccato con uno bellissimo tocco (l’attaccante aveva già avuto due possibilità ghiotte disinnescate solo da un ottimo Consigli e da una difesa abbastanza solida per 40’). Il Tucumano viceversa si afferma elemento molto importante e forse vero acquisto di punta del mercato estivo. Un’altra volta in gol, con il solo De Paul meglio di lui in quanto a gol e assist, l’ex Watford sta adesso sostituendo l’fuori causa per infortunio Deulofeu, tuttavia ai box nonostante la complicazione al ginocchio sembrasse leggero. Esterno, mezzala, trequartista, il ragazzo è un vero jolly e adesso Gotti può gioire, perché i punti di forza di questa Udinese iniziano a essere veramente parecchi.
L’affinità fra il punto di riferimento in attacco spagnolo e il faro del centrocampo, ovvero Rodrigo De Paul, è tuttavia migliorabile, con i due che talvolta non si intendono tuttavia alla perfezione sui movimenti da fare. D’altro canto Llorente ha uno stile completamente diverso rispetto a Lasagna e bisogna adattarsi. Chi viceversa pare essersi adeguato già alla perfezione è Molina e aggiungiamoci pure Pereyra. Il primo difatti ha servito un assist al bacio a Fernando, che ha insaccato con uno bellissimo tocco (l’attaccante aveva già avuto due possibilità ghiotte disinnescate solo da un ottimo Consigli e da una difesa abbastanza solida per 40’). Il Tucumano viceversa si afferma elemento molto importante e forse vero acquisto di punta del mercato estivo. Un’altra volta in gol, con il solo De Paul meglio di lui in quanto a gol e assist, l’ex Watford sta adesso sostituendo l’fuori causa per infortunio Deulofeu, tuttavia ai box nonostante la complicazione al ginocchio sembrasse leggero. Esterno, mezzala, trequartista, il ragazzo è un vero jolly e adesso Gotti può gioire, perché i punti di forza di questa Udinese iniziano a essere veramente parecchi.
Image:Getty
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