Nella giornata odierna a Cagliari avrà un’altra possibilità e non è escluso che Villar giocandosi bene le sue carte possa essere riproposto pure il giovedì successivo in coppa contro il Manchester United. Veretout, a meno di colpi di scena o imprevisti, avrà una maglia da titolare, nel frattempo in Inghilterra l’altro posto se lo giocano lo spagnolo e Diawara con quest’ultimo leggermente in vantaggio. E pensare che fino a due di mesi fa le gerarchie erano esattamente all’opposto, complice un inizio di stagione complicato fra Covid e infortuni per il guineano e una crescita esponenziale di Villar. Maturazione che da marzo pare essersi fermata, ma chi lavora a Trigoria assicura che la complicazione non sia nell’atteggiamento del ragazzo. Nonostante fosse diventato un titolare della Roma di Fonseca non si è mai montato la testa, ma ha pagato e sta pagando tutt’a questo punto un po’ d’appannamento fisico. Mai, effettivamente, nella sua giovane carriera, aveva giocato in questo modo tanto: 41 gare (il 60% di queste da titolare) e 2395 minuti disputati. L’ex Elche era abituato ad altri ritmi nella Serie B spagnola e la sensazione è che a questo punto stia pagando dazio. D’altro canto gli impegni ogni tre giorni della Roma non permettono a lui, come al resto dei compagni, di recuperare al meglio e Gonzalo, pure durante la sosta per le Nazionali, è stato fra i più impiegati dalla selezione spagnola U21. Insomma, deve stringere i denti perché se la Roma dovesse centrare la finale di Danzica ci sarebbero tuttavia 10 gare (7 di campionato e 3 di coppa) in 31 giorni. Un periodo particolarmente pieno di impegni che continuerà con la fase finale dell’Europeo U21 e solamente dopo prevederà il giusto riposo prima della ripresa della nuova stagione. Nella giornata odierna intanto proverà a convincere Fonseca a dargli una maglia pure giovedì prossimo e lo farà alla Sardegna Arena, stadio che lo ha visto debuttare da titolare il primo marzo 2020, nell’ultima gara dei giallorossi prima della pandemia. La Serie A quel giorno si è accorta di lui e a Trigoria sono pronti a scommettere su di lui pure in futuro. Poco importa il rendimento in calo: lui come Ibanez, Mancini, Pellegrini e Zaniolo sono le basi sulle quali costruire la Roma del futuro. A fine stagione Pinto incontrerà l’entourage di Villar per discutere l’adeguamento contrattuale perché a prescindere dall’allenatore, Gonzalo sarà il centrocampista della prossimo anno.
Image:Getty
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