“Ricordi dov’eri il 13 luglio 2014?”. Con questa domanda inizia l’intervista di Robin Gosens alla DPA, l’agenzia di stampa tedesca. Il terzino dell’Atalanta, che nel 2011 fallì un provino con il Borussia Dortmund, ripecorre la sua carriera partendo da quel giorno di 7 anni fa, allorchè la Germania conquistò il titolo di Campione del Mondo in Brasile: “Ero a Bocholt con gli amici. Allorchè Gotze è andato in gol, è stato un susseguirsi di emozioni. Ho urlato forte e sono quasi scoppiato in lacrime dalla gioia”.
Sei anni dopo la prima convocazione: “Uno dei momenti più magici della mia vita, ne ho vissuto pochi in questo modo. Non credevo a ciò che stava succedendo, la chiamata fu una sorpresa, pensai che non poteva essere vero. Ho tuttavia la pelle d’oca a pensarci”.
L’Europeo: “Spero di esserci, sarebbe la cosa più bella. Penso di essere vicino a questo momento, mentirei se dicessi di non gradire”.
Critiche per l’opinione sulla Superlega: “Qualche giorno fa sono stato critico verso dell’idea di una Superlega europea. Due di organi di stampa italiani hanno contestualizzato male le dichiarazioni e hanno prodotto un titolo fuorviante. Il mio account Instagram è esploso per i messaggi: tutti si chiedevano come potessi dire una cosa del genere, se guadagno in questo modo parecchi soldi in questo sistema calcistico. Lo trovo incredibile perché non capisco cosa c’entri: sono consapevole di essere di moda una posizione privilegiata, ma non per tale motivo non mi è permesso esprimermi su argomenti sui quali ho un’opinione o che mi riguardano direttamente. Penso sia importante avere un proprio pensiero ed è chiaro che possa essere oggetto di critiche”.
L’Europeo: “Spero di esserci, sarebbe la cosa più bella. Penso di essere vicino a questo momento, mentirei se dicessi di non gradire”.
Image:Getty
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