“I tifosi del Napoli sono appassionati e ci tengono, il Napoli è una splendida ossessione. I tifosi dicono che il loro sogno è vincere lo Scudetto, specie quelli di nuova generazione. Solo per tale motivo pensiero è abbastanza assurdo che il Napoli non vinca più uno Scudetto dall’era di Maradona“. In questo modo l’ex difensore azzurro Alessandro Renica, nell’intervista concessa a Radio Marte durante la trasmissione “Si gonfia il gol”, ha ricordato il secondo scudetto del Napoli vinto 31 anni fa, il 29 aprile del 1990.
“Si poteva lottare questa stagione per lo scudetto? Se l’avessero chiesto a gennaio qulacuno avrebbe detto che il Napoli non sarebbe andato nemmeno in Europa League. Adesso si sta vedendo il bel tempo. Ma se andiamo ad analizzare la stagione nel periodo brutto ci sono stati dei perché importanti a cui Gattuso non poteva rimediare. Per esempio, non si può giocare senza attaccanti. Vero che tutti hanno gli infortuni, ma dopo bisogna vedere pure in che ruolo ti capitano. Ora che Osimhen e Mertens sono rientrati, si vede un altro Napoli. Quello odierno esprime il calcio migliore“, ha aggiunto l’ex azzurro.
“Gattuso? E’ un grande uomo e in futuro sarà un grande allenatore. Aveva bisogno pure lui di crescere e di sbagliare ma ha mentalità vincente sia da giocatore che da tecnico. A gennaio ero praticamente l’unico che si schierava a suo favore, avevo una visione positiva di lui e fortunatamente ha recuperato i calciatori migliori. Bisognava comprendere che aveva delle responsabilità, ma minime. Pure gli allenatori bravi passano i loro momenti cupi. Io l’avrei blindato proprio a gennaio, ma dopo ci sta il discorso della comunicazione. Gattuso ha perso una sorella e ha avuto una malattia bruttissima, questo non può che aver inciso. Mi auguro per il bene del Napoli che rimanga Gattuso, ma ho pochi dubbi e penso che sia difficile. Salvo che il patron non faccia una giocata delle sue”, ha concluso Renica.
Image:Getty
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