Roberto Beccantini, sigilla del Corriere dello Sport, commenta l’esito di Juventus-Milan sulla sua pagina Facebook: “La Juventus di Udine senza i «biglietti» di Cristiano. Morale: tre a zero del Milan allo Stadium. E nulla di clamoroso. Non sarà più brillante come all’andata, il Diavolo, ma rimane una formazione. La Juventus è viceversa sempre quella: un infinito e sfinente torello all’indietro. Il 6 gennaio, a San Siro, l’aveva decisa Chiesa, messo in campo in posizione esterna di destra. Al rientro, Pirlo l’ha piazzato a sinistra: mah. La Juventus non ha perso solo per tale motivo, il Milan non ha trovato il successo solo per tale motivo. Ci sta molto altro. Pioli aveva preferito Brahim Diaz a Rebic: lo spagnolo gli ha dato il primo gol (con la complicità di Szczesny), un rigore (parato dal polacco a Kessié) e un su e giù fra le linee che creava molte complicazioni non lievi ai vecchi della tribù (Chiellini, per esempio, al terzo penalty procurato)”.
Image:Getty
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