Buona la prima per il Napoli di Luciano Spalletti. Gli azzurri battono 2-0 il neo-promosso Venezia di Zanetti, in formazione sperimentale fra tante assenze ed un mercato da completare, nonostante una gara che ad il signor punto pare stregata e che nonostante la netta superiorità degli azzurri fatica ad incanalarsi. La squadra di Spalletti difatti non sblocca l’incontro nei primi 20 minuti e in seguito al 23′ rimane in 10 per l’espulsione di Osimhen – per una sbracciata in area che inganna l’arbitro Aureliano che con tutta probabilità ci vede un pugno – che inevitabilmente complica i piani del Napoli ed verso il trentesimo minuto Spalletti perde pure Zielinski per infortunio.
Buona la prima per il Napoli di Luciano Spalletti. Gli azzurri battono 2-0 il neo-promosso Venezia di Zanetti, in formazione sperimentale fra tante assenze ed un mercato da completare, nonostante una gara che ad il signor punto pare stregata e che nonostante la netta superiorità degli azzurri fatica ad incanalarsi. La squadra di Spalletti difatti non sblocca l’incontro nei primi 20 minuti e in seguito al 23′ rimane in 10 per l’espulsione di Osimhen – per una sbracciata in area che inganna l’arbitro Aureliano che con tutta probabilità ci vede un pugno – che inevitabilmente complica i piani del Napoli ed verso il trentesimo minuto Spalletti perde pure Zielinski per infortunio.
Come se non bastasse, al 55′ arriva il secondo episodio che fa pensare al peggio: Insigne calcia alto il penalty del possibile 1-0. Proprio allorchè il timore dei circa 25mila spettatori del Maradona – tuttavia scottati dall’ultima gara col Verona – è di un contraccolpo pure psicologico, oltre che fisico nel protrarre a pressare e spingere in dieci uomini, Di Lorenzo si procura il secondo rigore che Insigne non sbaglia e sblocca in questo modo la gara. A venti dal termine il Napoli trova pure il raddoppio, col brillante Elmas (subentrato a Zielinski nella prima frazione di gare) che sigilla il 2-0 che chiude i giochi. Proprio il macedone è una delle note positive della serata di Fuorigrotta e con tutta probabilità avrebbe sacrosanto di partire dall’inizio invece di un Fabian tuttavia non al top della condizione. Per il resto indicazioni confortanti dallo spirito della squadra, ma pure dai movimenti della linea difensiva, guidata da un Koulibaly insuperabile.
Image:Getty
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