Antonio Di Gennaro, nell’intervista concessa a NC24 Radio, ha conversato degli argomenti caldi relativi al mercato e alla Serie A che sta per cominciare. Ecco una sintesi di quanto detto, a partire dal PSG che ora punta la Champions: “Non credo la possa stravincere, ma certamente potrà portare a casa il trofeo. Se non dovessero vincerla sarebbe un disastro calcistico per loro, a livello economico e tecnico. Con l’infortunio di Ramos potrebbe arrivare pure un altro difensore importante e sento parlare di Koulibaly. Con acquisti e rinnovi il PSG ha fatto man bassa ma non è scontato nulla nel calcio. La scorsa stagione i francesi non hanno vinto nulla, ma con l’arrivo di questi giocatori e con la permanenza di Mbappe se non arriveranno i trofei sarebbe un disastro”.
Antonio Di Gennaro, nell’intervista concessa a NC24 Radio, ha conversato degli argomenti caldi relativi al mercato e alla Serie A che sta per cominciare. Ecco una sintesi di quanto detto, a partire dal PSG che ora punta la Champions: “Non credo la possa stravincere, ma certamente potrà portare a casa il trofeo. Se non dovessero vincerla sarebbe un disastro calcistico per loro, a livello economico e tecnico. Con l’infortunio di Ramos potrebbe arrivare pure un altro difensore importante e sento parlare di Koulibaly. Con acquisti e rinnovi il PSG ha fatto man bassa ma non è scontato nulla nel calcio. La scorsa stagione i francesi non hanno vinto nulla, ma con l’arrivo di questi giocatori e con la permanenza di Mbappe se non arriveranno i trofei sarebbe un disastro”.
Gli allenatori a Parigi non sono stati valorizzati. Tuchel, l’ultimo mandato via, prosegue a vincere.
“Allorchè vinci non sei solo fortunato, chiaro che conti ma te la devi cercare. Ha dato un’impronta importante alla squadra, ripartendo da ciò che aveva fatto Lampard. Credo pure che si debba avere empatia con la squadra, l’abbiamo visto pure con Mancini in Nazionale. Serve lo spirito corretto e Tuchel ha fatto questo. Il PSG deve fare pure questo, assemblare tutte queste stelle non sarà semplice, pure se l’argentino è un allenatore capace”.
Al Chelsea arriverà Lukaku. Sarà la grande opportunità per il belga quella di tornare in Premier nella squadra campione d’Europa?
“Condivido. Con il Belgio non ha trovato il successo niente. Per quel che riguarda il suo percorso con i club nell’Inter aveva appunto trovato l’empatia con Conte ed è cresciuto esponenzialmente da tutti i punti di vista. È stato un giocatore molto importante in nerazzurro, ora dovrà fare il salto definitivo. È nel pieno della maturazione e arriva in una formazione già collaudata. Werner è un giocatore offensivo diverso, Lukaku dovrà schierarsi ai migliori centravanti del mondo”.
L’Inter passa dai 64 gol di Lukaku ai 32 di Dzeko nelle ultime due stagioni. Sarà un passo indietro per i nerazzurri?
“Sulla carta sì, in maggior misura per ciò che ha espresso Lukaku. Era cresciuto in maniera devastante e il feeling con Lautaro era fenomenale. Il belga è stato determinante, Dzeko rimane un campione ma l’età conta. Cambia pure la prospettiva, con il bosniaco non puoi aprire un ciclo. Il futuro della società è un punto interrogativo. Vedremo chi arriverà insieme a lui, se sarà Zapata, insieme a Dumfries e Nandez, sarà ad ogni modo una buona Inter, pure se inferiore a quella della scorsa stagione”.
Image:Getty
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