Il direttore Mario Sconcerti, addentro del Corriere della Sera, ha come spesso accade analizzato le partite del campionato di Serie A. Questi alcuni estratti del suo commento: “L’Inter ha trovato il successo in modo classico, di conseguenza tutto sommato da squadra molto forte, una partita in cui nella prima parte della gara era stata costretta dall’avversario a un cumulo di errori. La differenza di qualità è sempre stata chiara, ma pure annullata dalla corsa disperata della Fiorentina che la portava ad anticipare l’avversario su moltissimi palloni. […] Non poteva durare, era troppo netta la differenza di ritmo da una parte e la pericolosità innata dell’Inter dall’altra. […] Esaurita la forza nel recuperare il pallone, è toccato all’Inter uscire con la sua linearità disarmante. […] Tutto sommato alla giostra ci sono state due conferme. Quella della Fiorentina come un buon laboratorio di calcio diverso, e in maggior misura quella dell’Inter come squadra di vertice. L’Inter è completa, Dzeko l’ha impreziosita, Inzaghi ha perfezionato il suo intuito nei tempi di gioco. […] Non è più forte del Napoli, è più vasta, ha più possibilità di costruzione, ciò che tutto sommato porta ai gol, già 18 in 5 gare. Ma ha poche riserve e già l’uscita di Barella nel finale mette la superiorità dimostrata in discussione futura. Chi lo sostituirebbe?”.
Il direttore Mario Sconcerti, addentro del Corriere della Sera, ha come spesso accade analizzato le partite del campionato di Serie A. Questi alcuni estratti del suo commento: “L’Inter ha trovato il successo in modo classico, di conseguenza tutto sommato da squadra molto forte, una partita in cui nella prima parte della gara era stata costretta dall’avversario a un cumulo di errori. La differenza di qualità è sempre stata chiara, ma pure annullata dalla corsa disperata della Fiorentina che la portava ad anticipare l’avversario su moltissimi palloni. […] Non poteva durare, era troppo netta la differenza di ritmo da una parte e la pericolosità innata dell’Inter dall’altra. […] Esaurita la forza nel recuperare il pallone, è toccato all’Inter uscire con la sua linearità disarmante. […] Tutto sommato alla giostra ci sono state due conferme. Quella della Fiorentina come un buon laboratorio di calcio diverso, e in maggior misura quella dell’Inter come squadra di vertice. L’Inter è completa, Dzeko l’ha impreziosita, Inzaghi ha perfezionato il suo intuito nei tempi di gioco. […] Non è più forte del Napoli, è più vasta, ha più possibilità di costruzione, ciò che tutto sommato porta ai gol, già 18 in 5 gare. Ma ha poche riserve e già l’uscita di Barella nel finale mette la superiorità dimostrata in discussione futura. Chi lo sostituirebbe?”.
Image:Getty
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