Il saluto di Kostas Manolas per far ritorno all’Olympiacos era solo questione di tempo ed è diventato persino scontato mercoledì, presentemente della partenza per la Grecia accordata dal Napoli nonostante due partite tuttavia da giocare e un’emergenza proprio nel reparto arretrato che vede Spalletti senza altre soluzioni a Rrahmani e Juan Jesus. Il pressing di Manolas è stato premiato perché ieri è arrivata anche la sigilla, prima dell’annuncio delle due società e delle prime parole da giocatore dell’Olympiacos: “Sono molto contento di essere tornato nella squadra del mio cuore! Darò la mia anima per ricambiare quest’amore. Lunga vita all’Olympiacos”.
Il saluto di Kostas Manolas per far ritorno all’Olympiacos era solo questione di tempo ed è diventato persino scontato mercoledì, presentemente della partenza per la Grecia accordata dal Napoli nonostante due partite tuttavia da giocare e un’emergenza proprio nel reparto arretrato che vede Spalletti senza altre soluzioni a Rrahmani e Juan Jesus. Il pressing di Manolas è stato premiato perché ieri è arrivata anche la sigilla, prima dell’annuncio delle due società e delle prime parole da giocatore dell’Olympiacos: “Sono molto contento di essere tornato nella squadra del mio cuore! Darò la mia anima per ricambiare quest’amore. Lunga vita all’Olympiacos”.
Le cifre per il cartellino ed il maxi-ingaggio liberato
Per tornare in patria Manolas s’è praticamente dimezzato l’ingaggio da 4,2mln di euro che il Napoli avrebbe dovuto corrispondergli per altri due anni e mezzo. Uno stipendio ora mai fuori mercato per quella riduzione del monte stipendi annunciata da De Laurentiis, ma pure per il rendimento del greco, diventato un’alternativa col tempo, ed i parecchi problemi fisici. La squadra del napoli incassa pure 3mln di euro più 1 di bonus per il cartellino, quanto basta per non realizzare una minusvalenza a bilancio (con il congedo a gennaio ha ammortizzato a quote decrescenti il 90% dei 36mln di euro pagati per prelevarlo dalla Roma).
Giuntoli ha già preso il sostituto?
Con Koulibaly che dopo avrà la Coppa d’Africa, il Napoli difficilmente avrebbe liberato il calciatore senza la certezza di avere già in mano per i primi di gennaio un sostituto, o meglio, un competitor a Rrahmani e Juan Jesus, quest’ultimo fra l’altro all’inizio sfruttato più da terzino fluidificante che da centrale difensivo. Piace da tempo Bremer del Torino, che tuttavia Cairo non molla a stagione in corso, ma è probabile che il Napoli come per le ultime operazioni abbia nascosto un profilo estero offerto dallo scouting in scia su quanto accaduto in estate per Anguissa.
Image:Getty
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