La settimana tipo di lavoro s'è chiusa con una giornata di vigilia tutt'altro che positiva per luciano spalletti. Nessuno dei titolari è riuscito ad aggregarsi al gruppo ed pure le residue speranze di avere Fabian o insigne, per lo meno per il finale di partita, sono sfumate. Come se non bastassero questi infortuni, oltre a quelli di Osimhen e koulibaly, s'è arreso pure Mario Rui che venerdì era rientrato in gruppo ma che evidentemente non è tuttavia pronto. Spalletti dunque dovrà rivoluzionare pure la linea difensiva con Di Lorenzo che si sposterà a sinistra, lasciando la destra a Malcuit che partirà titolare e – dopo la partenza di manolas – la panchina sarà senza un vero cambio nel reparto arretrato.
La settimana tipo di lavoro s'è chiusa con una giornata di vigilia tutt'altro che positiva per luciano spalletti. Nessuno dei titolari è riuscito ad aggregarsi al gruppo ed pure le residue speranze di avere Fabian o insigne, per lo meno per il finale di partita, sono sfumate. Come se non bastassero questi infortuni, oltre a quelli di Osimhen e koulibaly, s'è arreso pure Mario Rui che venerdì era rientrato in gruppo ma che evidentemente non è tuttavia pronto. Spalletti dunque dovrà rivoluzionare pure la linea difensiva con Di Lorenzo che si sposterà a sinistra, lasciando la destra a Malcuit che partirà titolare e – dopo la partenza di manolas – la panchina sarà senza un vero cambio nel reparto arretrato.
Spalletti non vorrebbe avere alibi
La comunicazione del tecnico dei partenopei non è cambiata e, nonostante l'emergenza infortuni e una serie di episodi negativi nell'ultimo mese, in ultimo la rete subito dall'Empoli di nuca con Cutrone girato di spalle, non ha voluto fornire alibi alla squadra: “Non accetto il giochino degli infortuni e di chi manca. Adesso c'è bisogno di esempi, corse in più, coraggio, soluzioni. Abbiamo agli ordini 16-17 giocatori – ha proseguito in conferenza – e bastano per giocare contro chiunque. Il calcio ogni tanto è talmente drammatico che in un episodio ti annulla tutto il lavoro settimanale, ma girerà una volta a favore ed una volta contro”.
Guardarsi le spalle
Non il miglior avvicinamento per una partita che rischia di essere cruciale. Che arriva da una sola vittoria nelle ultime sei gare di campionato, la squadra di Spalletti va a Milano per provare a non staccarsi dalle prime (con una vittoria tornerebbe seconda) ma in maggior misura – dopo le vittorie di roma e Juventus – per respingere le inseguitrici che hanno sfruttato l'ultimo momento negativo per rifarsi sotto in chiave quarto posto Champions. Un altro passo falso significherebbe con tutta probabilità dilapidare il vantaggio residuo dell'ottimo inizio stagione e ritrovarsi quasi nel gruppone.
Image:Getty
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