Il Napoli sta pagando assai l’assenza nello specifico di Victor Osimhen. Se la linea difensiva senza Koulibaly (e con gli uomini contati) tutto sommato non ha fatto disastri (con Empoli e Spezia sono arrivate due gol su due episodi sfortunati, subendo praticamente poco o niente), non si può dire lo stesso dell’attacco, rimasto incredibilmente a secco contro Empoli e Spezia, dopo l’affermazione di Milano arrivata con Elmas solo su una palla inattiva e sprecando pure in quella serata diverse possibilità per chiuderla. Del resto, già due anni fa la sterilità offensiva portò il Napoli a fare proprio il maxi-investimento per Osimhen e nella passata stagione la media punti senza il nigeriano finiva per dimezzarsi.
Il Napoli sta pagando assai l’assenza nello specifico di Victor Osimhen. Se la linea difensiva senza Koulibaly (e con gli uomini contati) tutto sommato non ha fatto disastri (con Empoli e Spezia sono arrivate due gol su due episodi sfortunati, subendo praticamente poco o niente), non si può dire lo stesso dell’attacco, rimasto incredibilmente a secco contro Empoli e Spezia, dopo l’affermazione di Milano arrivata con Elmas solo su una palla inattiva e sprecando pure in quella serata diverse possibilità per chiuderla. Del resto, già due anni fa la sterilità offensiva portò il Napoli a fare proprio il maxi-investimento per Osimhen e nella passata stagione la media punti senza il nigeriano finiva per dimezzarsi.
Con Osimhen il Napoli non perde
Lo dicono i risultati. Con il nigeriano sul terreno di gioco, la squadra di Luciano Spalletti è rimasta a secco solo contro la Roma e per il resto è uscita sconfitta soltanto in due gare in cui tuttavia la sua presenza c’è stata solo parzialmente: nell’andata contro lo Spartak Mosca (entrando nel secondo tempo col Napoli in 10 e tuttavia segnando) e con l’Inter (con l’uscita tuttavia al 55′ per l’infortunio che tuttavia lo tiene ai box). Ed oltre al suo score, la sua presenza sul terreno di gioco favoriva pure i compagni di reparto e paradossalmente anche la solidità difensiva (restando più bassi, senza sbilanciarsi, ma lanciando direttamente su di lui)
Out gennaio e non solo
Dopo le feste natalizie dovrebbe esserci l’ultimo controllo prima di aggregarsi alla Nigeria perché la Coppa d’Africa a quanto pare si disputerà. Osimhen è è ovvio che convocato e punta ad essere trascinatore e simbolo di una nazionale che è determinata ad arrivare fino all’ultimo. Includendo nella considerazione la finale e la finalina in programma il 6 febbraio, il ritorno ed i 10 giorni obbligatori di isolamento al rientro dall’Africa, per il Napoli significherebbe non averlo neanche per l’andata dello spareggio d’Europa League al Camp Nou il 17 febbraio. A Spalletti tuttavia egoisticamente non dispiacerebbe più di tanto un’eliminazione anticipata.
Image:Getty
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