Tutto sommato Juventus-Napoli si è concretizzata sul campo dell’Allianz Stadium dopo due di lunghe giornate che il dubbio, a tutti i costi di cose, l’avevano insediato. Nella freddissima cornice della casa bianconera gli azzurri strappano un pareggio e Madama spreca una grandissima opportunità per poter avvicinare ancor oltre il treno Champions. Viceversa la squadra di Allegri si è di nuovo sciolta fra le proprie difficoltà offensive mancando l’appuntamento con una vittoria che avrebbe dato un sapore diverso all’inizio del 2022.
Tutto sommato Juventus-Napoli si è concretizzata sul campo dell’Allianz Stadium dopo due di lunghe giornate che il dubbio, a tutti i costi di cose, l’avevano insediato. Nella freddissima cornice della casa bianconera gli azzurri strappano un pareggio e Madama spreca una grandissima opportunità per poter avvicinare ancor oltre il treno Champions. Viceversa la squadra di Allegri si è di nuovo sciolta fra le proprie difficoltà offensive mancando l’appuntamento con una vittoria che avrebbe dato un sapore diverso all’inizio del 2022.
Alex Sandro non pervenuto, Chiesa torna col botto.
È partita con un buon piglio la Juventus conscia dell’importanza del match e con la voglia, seppur in maniera non sempre ordinata, di indirizzare sin da subito la gara. Due di accelerazioni di Chiesa, nella giornata odierna al rientro ma nessuna conclusione capace di impegnare Ospina. In seguito gli ospiti prendono coraggio, salgono di ritmo e passano in vantaggio. Solita infilata da sinistra per il taglio dell’esterno opposto, nel caso Politano, e Alex Sandro preso alla sprovvista. Il brasiliano si perde per due volte il movimento del diretto avversario che scarica su Mertens che infila il vantaggio napoletano. Da lì la prestazione di Alex Sandro non trova mai uno spunto, un’accelerazione e continua nel personale lunghissimo momento di difficoltà. Le sgasate juventine rispondono tutte al nome di Federico Chiesa che, non a caso, confeziona con la solita cattiveria il gol del pareggio nel secondo tempo: mancino a giro che, con l’aiuto di una deviazione, supera Ospina per l’1-1. Trascinata dallo Stadium la Juve prova a schiacciare la squadra di Spalletti senza tuttavia riuscire a trovare nei minuti conclusivi la rete vittoria.
Si attendeva la risposta di Morata, non è arrivata.
Era sicuramente l’osservato speciale della serata: una settimana turbolenta, i dialoghi con Allegri e la società, le dolci parole della vigilia del tecnico livornese. In seguito tuttavia, come spesso accade, è il campo che deve dare i giudizi reali e la prestazione dello spagnolo non è stato di quelle da ricordare. Reiteratamente la squadra avrebbe avuto bisogno della sua difesa del pallone per uscire dalla pressione azzurra, poche volte s’è fatto trovar pronto dinanzi ai giocatori del reparto arretrato. Nessun tiro in porta, solo uno fuori dallo specchio. Serviva un segnale, che tuttavia è venuto a mancare. E una Juve che fatica a fare gol ha bisogno del suo centravanti.
Image:Getty
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