Ciò che rimane del Napoli non ha alcuna intenzione di alzare bandiera bianca. Schierando i tre stoppati dall’ASL (per contatti stretti senza terza dose) i partenopei arrivano ad appena undici elementi di prima squadra, fra i quali parecchi fuori da mesi fra infortuni e Covid (più Elmas e Petagna in panchina, ma non in condizione), e sfoderano abbastanza a sorpresa una prestazione di cuore e in maggior misura qualità che mette in imbarazzo la Juventus per gran parte dell’incontro. Dopo lunghi sforzi viene fuori un pareggio che tiene la Juventus a -5 (ma i partenopei hanno il vantaggio degli scontri diretti in un eventuali arrivo a pari punti) e frena per adesso la remuntada bianconera che a dicembre ha sfruttato le problematiche del Napoli.
Ciò che rimane del Napoli non ha alcuna intenzione di alzare bandiera bianca. Schierando i tre stoppati dall’ASL (per contatti stretti senza terza dose) i partenopei arrivano ad appena undici elementi di prima squadra, fra i quali parecchi fuori da mesi fra infortuni e Covid (più Elmas e Petagna in panchina, ma non in condizione), e sfoderano abbastanza a sorpresa una prestazione di cuore e in maggior misura qualità che mette in imbarazzo la Juventus per gran parte dell’incontro. Dopo lunghi sforzi viene fuori un pareggio che tiene la Juventus a -5 (ma i partenopei hanno il vantaggio degli scontri diretti in un eventuali arrivo a pari punti) e frena per adesso la remuntada bianconera che a dicembre ha sfruttato le problematiche del Napoli.
Parecchi assenti, ma lo spartito non cambia
Nonostante le tante defezioni (Koulibaly, Mario Rui, Anguissa, Ounas, Osimhen, Malcuit, Meret e Fabian), il Napoli non perde la sua identità, prima l’accentua tenendo palla in modo prolungato. Inevitabile ritrovandosi un attacco totalmente di piccoletti, ma pure per evitare troppe corse a campo lungo e gestire lo sforzo in prospettiva di un secondo tempo, e in maggior misura di una parte finale di gara, senza cambi per i parecchi calciatori costretti a scendere sul terreno di gioco senza grande condizione, Ghoulam e Insigne su tutti col primo che non era titolare addirittura da febbraio.
Attacco aggrappato a Mertens
La prestazione non è mancata – con alcuni che spiccano come Lobotka, Di Lorenzo, lo stesso Ghoulam – ma nonostante i buonissimi segnali di Insigne e Politano, la rete porta la sigilla di Mertens ed è una costante già da oltre un mese. Senza Osimhen, il reparto offensivo fatica a trovare la porta (Insigne è a zero gol su azione in campionato, Politano fermo al gol ai bianconeri all’andata) ed è aggrappato alle giocate del belga che ma va gestito e non sempre – in maggior misura adesso che si torna a giocare ogni 3 giorni – potrà giocare dall’inizio.
Image:Getty
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