Già due mesi fa il Toronto si era affacciato su Lorenzo Insigne dopo che l’approccio col patron De Laurentiis aveva mostrato di non poter incanalare la contrattazione tutta tuttavia da costruire per il rinnovo verso una possibile svolta. A ottobre – mette in risalto La Gazzetta dello Sport – quei contatti a Napoli sfuggiti a conferme dirette avevano tuttavia fatto emergere cifre targate Toronto che volavano già alto. Partendo praticamente dal raddoppio della somma che adesso registra l’ingaggio annuale di Insigne: quei 4,6 milioni di euro, partiti dal rinnovo del 2018.
Già due mesi fa il Toronto si era affacciato su Lorenzo Insigne dopo che l’approccio col patron De Laurentiis aveva mostrato di non poter incanalare la contrattazione tutta tuttavia da costruire per il rinnovo verso una possibile svolta. A ottobre – mette in risalto La Gazzetta dello Sport – quei contatti a Napoli sfuggiti a conferme dirette avevano tuttavia fatto emergere cifre targate Toronto che volavano già alto. Partendo praticamente dal raddoppio della somma che adesso registra l’ingaggio annuale di Insigne: quei 4,6 milioni di euro, partiti dal rinnovo del 2018.
Niente praticamente. In questo modo, dopo gli approcci di Inter e Newcastle, tutto è rimasto in una bolla d’attesa. Perché dopo sono venute fuori pure le cifre a cui il Napoli sarebbe intenzionato ad ancorare la proposta di rinnovo per il proprio capitano. Circa 3,5 milioni di euro a stagione con l’aggiunta di 1,5 milioni di euro intrecciati a bonus non tutti raggiungibili agevolmente. Praticamente, Insigne, che a giugno compirà 31 anni, dovrebbe guadagnare la stessa cifra attuale. Non un nuovo accordo, che dopo sarebbe l’ultimo più importante della sua carriera, ma una sorta di prolungamento dell’accordo attuale con cifre simili per 4 anni. Ed è stato questo il punto che ha finora bloccato l’evolversi della contrattazione. Cospargendo il campo di altri silenzi e rinvii.
Image:Getty
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