“Abbiamo 9 storie da raccontare, da protagonisti, sapendo bene cosa ci giochiamo”. Luciano Spalletti ci crede e non rinuncia alla solita carica emotiva nella conferenza stampa alla vigilia della gara all’Udinese, formazione capace di fermare Roma, Milan e Lazio nell’ultimo periodo e che l’allenatore del Napoli definisce “insidiosa per la capacità di ripartire, la fisicità sulle palle inattive e l’estro di per lo meno 3-4 elementi che avranno un mercato importante”. In questa prima storia da raccontare il Napoli è chiamato ad invertire il trend al Maradona, ove il successo manca dal 23 gennaio contro la Salernitana: per rimanere nella corsa Scudetto c’è bisogno di migliorare il settimo rendimento interno del campionato ed avvicinare quello esterno che è il migliore del campionato. La spinta degli oltre 40mila spettatori previsti dovrà essere benzina e non pressione: “Tutto ciò riguarda l’affetto è oro colato e non gioca mai a sfavore. A noi non influenza, può influenzare gli altri che alzano il livello e dobbiamo metterci qualche cosa in più”, le parole del tecnico sulle difficoltà riscontrate a Fuorigrotta.
“Abbiamo 9 storie da raccontare, da protagonisti, sapendo bene cosa ci giochiamo”. Luciano Spalletti ci crede e non rinuncia alla solita carica emotiva nella conferenza stampa alla vigilia della gara all’Udinese, formazione capace di fermare Roma, Milan e Lazio nell’ultimo periodo e che l’allenatore del Napoli definisce “insidiosa per la capacità di ripartire, la fisicità sulle palle inattive e l’estro di per lo meno 3-4 elementi che avranno un mercato importante”. In questa prima storia da raccontare il Napoli è chiamato ad invertire il trend al Maradona, ove il successo manca dal 23 gennaio contro la Salernitana: per rimanere nella corsa Scudetto c’è bisogno di migliorare il settimo rendimento interno del campionato ed avvicinare quello esterno che è il migliore del campionato. La spinta degli oltre 40mila spettatori previsti dovrà essere benzina e non pressione: “Tutto ciò riguarda l’affetto è oro colato e non gioca mai a sfavore. A noi non influenza, può influenzare gli altri che alzano il livello e dobbiamo metterci qualche cosa in più”, le parole del tecnico sulle difficoltà riscontrate a Fuorigrotta.
La qualità per trovare il varco corretto
Rispetto a Verona, il Napoli è atteso da una gara diversa. Non lo nasconde Spalletti che parla di fraseggio e ricerca del varco corretto nel blocco difensivo dell’Udinese: “Nei 5 che vengono a prendere palla, ti lasciano i terzini liberi. Sarà necessario saperla gestire da destra e sinistra per trovare varchi e dei vuoti. Modulo? 4-3-3 mischiato al 4-2-3-1, cambia poco. Loro hanno un disegno ben preciso – l’analisi del tecnico -, faranno un blocco squadra vicino all’area per recuperare e ripartire, perdere palla lì sarebbe un problema. Bisogna essere bravi a palleggiare in superiorità, abbiamo le caratteristiche per farlo”.
Chi a centrocampo?
Partita diversa e per questo scelte diverse improntate alla qualità ed al palleggio. Dovrebbe tornare Insigne a sinistra, Politano è favorito su Lozano, e si rivedrà pure Piotr Zielinski fra le linee. A fargli posto uno fra Anguissa e Fabian includendo nella considerazione che Spalletti non pare intenzionato a rinunciare a Lobotka in costruzione. Out Ounas oltre a Petagna ma le armi – qualora la sfida non dovesse sbloccarsi o mettersi sui binari giusti – non vengono a mancare. Spalletti potrà eventualmente contare su Elmas, Mertens, e l’escluso fra Politano e Lozano, per cambiarla nel secondo tempo.
Image:Getty
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