Ci sono vittorie e vittorie nell’arco di un torneo e quella di Napoli è sicuro fra le più belle per ciò che riguarda la Fiorentina. Il lavoro di Italiano ha trovato un punto di eccezionale sublimazione nella trasferta del Maradona, approcciata e superata a pieni punti pure senza tre titolari fondamentali come Odriozola, Torreira e Bonaventura oltre a un Piatek tuttavia non al meglio delle forze e obbligato difatti in panchina. Non c’è stato bisogno del polacco, ma: ci hanno pensato i suoi compagni di tridente a far vivere un gran pomeriggio all’ambiente viola.
Ci sono vittorie e vittorie nell’arco di un torneo e quella di Napoli è sicuro fra le più belle per ciò che riguarda la Fiorentina. Il lavoro di Italiano ha trovato un punto di eccezionale sublimazione nella trasferta del Maradona, approcciata e superata a pieni punti pure senza tre titolari fondamentali come Odriozola, Torreira e Bonaventura oltre a un Piatek tuttavia non al meglio delle forze e obbligato difatti in panchina. Non c’è stato bisogno del polacco, ma: ci hanno pensato i suoi compagni di tridente a far vivere un gran pomeriggio all’ambiente viola.
Il graffio del tridente, futuro e presente
Osservando il tabellino, impossibile non notare la botta del tridente: ha aperto le danze Gonzalez prima dei gol di Ikoné e Cabral, una volta subìto il momentaneo pareggio azzurro. Due su tre titolari, il terzo subentrato: in quanto a valori stimati e valutazioni degli addetti ai lavori dovrebbe essere questo il tridente titolare della Fiorentina del futuro… E forse pure del presente. Viceversa, paradossalmente, non si è tuttavia mai visto dal 1′: chissà che proprio dopo il graffio del Maradona, ad un vero e proprio alchimista delle formazioni come Italiano, non possa venire in mente di iniziare.
Image:Getty
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