Non solo gli allenamenti a Castel Volturno e le cene con la squadra. Aurelio De Laurentiis oltre alla vicinanza al gruppo, per invertire il trend e chiudere la stagione nel migliore dei modi (e con la Champions), ieri è tornato pure a parlare e, come molte volte accade, partendo dall’attualità per dopo fornire tante indicazioni sulla direzione in cui si sta muovendo la società.
Non solo gli allenamenti a Castel Volturno e le cene con la squadra. Aurelio De Laurentiis oltre alla vicinanza al gruppo, per invertire il trend e chiudere la stagione nel migliore dei modi (e con la Champions), ieri è tornato pure a parlare e, come molte volte accade, partendo dall’attualità per dopo fornire tante indicazioni sulla direzione in cui si sta muovendo la società.
La Champions ed le perplessità sulla condizione atletica
Senza troppi giri di parole, l’aspetto che ADL pare proprio non aver gradito è la poca brillantezza fisica dell’ultimo periodo: “Ho fatto un discorso distensivo allo team. Ci sta bisogno che in queste ultime giornate corriamo tutti insieme. Io vedo che quasi quasi le squadre che affrontiamo sembrano più preparate e brillanti di noi e questo non si può accettare – le parole a Sky – ci restano tuttavia quattro gare da giocare e ci servono quattro punti. Inizialmente dell’anno nessuno ha conversato di Scudetto, Europa League o Coppa Italia. Il nostro scopo è tornare in Champions perché fra Covid e acquisti pre pandemia siamo fuori di 220 milioni”.
Il ritiro (annullato) e la fiducia in Spalletti
“Ha tre anni di contatto, due fissi più un’opzione per un terzo. Non ho mai pensato ad un’eventuale sostituzione di Spalletti”, le parole del patron in merito alla posizione del tecnico, stoppando in questo modo i parecchi rumors degli ultimi giorni pure su contatti con altri allenatori. E sul ritiro (dopo trasformato in ‘cene’), ordinato subito dopo la sfida, la rabbia pare essere la giustificazione: “L’altro giorno sono diventato tutto rosso, tanto che mia moglie si è preoccupata. Da qui l’idea del ritiro, che ma è di un calcio arcaico, meglio incontrarsi a cena come ieri. C’erano 4 tavoli di giocatori, ad ogni tavolo mi sono seduto e ci siamo scambiati idee”
Il primo acquisto e la strada sul mercato
Nonostante i rumors, difficile l’arrivo di Traoré o altri elementi del Sassuolo: “E’ bottega cara, il Napoli deve tornare a trovare gioielli come abbiamo trovato grazie alla professionalità di Benitez, che non finirò mai di ringraziare” e per questo il riferimento è più al Mertens scovato al PSV o Koulibaly al Genk rispetto chiaramente ai profili alla Higuain. L’identikit proprio del primo acquisto Khvicha Kvaratskhelia, georgiano classe 2001: “Il nome è impronunciabile. Non lo posso chiamare Giorgia, ma spero di aver fatto un colpaccio, è un giocatore del Napoli a tutti gli effetti”.
Image:Getty
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