Vincenzo Italiano, allenatore della Fiorentina, commenta in questo modo a DAZN il successo contro il Genoa: “Allorchè un allenatore è che arriva dalla sconfitta di Torino vorrebbe avere vedere una reazione e questa c’è stata. Pensavo fossero acquisite certe cose e viceversa lì non mi erano piaciute, nella giornata odierna ai ragazzi ho chiesto di ripartire e sono stati bravi. L’affermazione di Napoli ci ha fatti allenare con entusiasmo e voglia e nella giornata odierna li abbiamo portati sul terreno di gioco”.
Vincenzo Italiano, allenatore della Fiorentina, commenta in questo modo a DAZN il successo contro il Genoa: “Allorchè un allenatore è che arriva dalla sconfitta di Torino vorrebbe avere vedere una reazione e questa c’è stata. Pensavo fossero acquisite certe cose e viceversa lì non mi erano piaciute, nella giornata odierna ai ragazzi ho chiesto di ripartire e sono stati bravi. L’affermazione di Napoli ci ha fatti allenare con entusiasmo e voglia e nella giornata odierna li abbiamo portati sul terreno di gioco”.
La sua forza è coinvolgere tutti?
“Normale che tutti vogliano giocare ed alzare il minutaggio, tuttavia ora mai l’ho ripetuto talmente tante volte che con ventisei-ventisette calciatori in rosa il modo di pensare deve cambiare. Non si possono mettere da parte i calciatori ma coinvolgere tutti: a Pulgar, prima che entrasse, ho detto che era il premio perché negli ultimi allenamenti era andato veramente forte. Chi si allena con intensità e serietà è corretto che sia premiato dal mister”.
Ripensa mai a come è iniziata questa storia?
“Devo dire la verità, è successo tutto accidentalmente. Ma ora sta nascendo una bella Fiorentina, e se reagisce alle difficoltà significa che è una formazione vera e come stasera rende contento il suo allenatore. Ma il campionato è lungo e le insidie sono tante, il match di Torino non me la sarei aspettata: neanche io posso permettermi di abbassare la guardia, dobbiamo essere sempre quelli di stasera. Il risultato è la conseguenza della preparazione di questa gara”.
Quanto è indispensabile Torreira?
“Allorchè è giunto era in ritardo di condizione. Il dinamismo che ha forse l’aveva sfruttato poco negli anni precedenti, per lui tuttavia fa la differenza: va avanti e ripiega indietro, è bravo a palleggiare e giocare profondo. Sta facendo tutto bene, dopo legge anche le situazioni per fare gol… Allorchè ha la mente sgombra e inizia a divertirsi tira fuori le sue qualità, deve migliorare allorchè ci sono avversari che francobollano il play. Lì si innervosisce perché vorrebbe avere toccare più palloni ma è la regola. Se migliora su questo fa un saltino in più”.
Image:Getty
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