Il Napoli a La Spezia chiude la stagione con l’ennesima vittoria in trasferta, la tredicesima, salutando in questo modo a quota 79 punti, due in più dell’anno scorso, e con la miglior difesa del campionato. La squadra di Spalletti chiude il campionato con quattro vittorie di fila, a giochi ora mai fatti naturalmente, ma che soddisfano enormemente l’allenatore sul piano della serietà e della professionalità della squadra, nello specifico delle tante altre soluzioni scese sul terreno di gioco ad esempio al Picco e apparse in ottime condizioni.
Il Napoli a La Spezia chiude la stagione con l’ennesima vittoria in trasferta, la tredicesima, salutando in questo modo a quota 79 punti, due in più dell’anno scorso, e con la miglior difesa del campionato. La squadra di Spalletti chiude il campionato con quattro vittorie di fila, a giochi ora mai fatti naturalmente, ma che soddisfano enormemente l’allenatore sul piano della serietà e della professionalità della squadra, nello specifico delle tante altre soluzioni scese sul terreno di gioco ad esempio al Picco e apparse in ottime condizioni.
La vergogna degli scontri
Tutto facile per gli azzurri, che la sbloccano subito con Politano, prima dell’interruzione per i disordini fra settore dedicato alla tifoseria ospite e tifosi di casa che macchiano quella che poteva essere una festa di sport. Ripreso il gioco, ritrova la gioia del gol Zielinski – che arriva da una seconda parte di stagione in evidente calo – per in seguito trovare il tris con Demme su assist di Petagna, altri due elementi reduci da tanta panchina che hanno chiuso col sorriso. 3-0 in poco più di mezz’adesso, con un dominio totale del campo, che rende la ripresa una formalità.
Spalletti lancia messaggi
Più che della gara, limitandosi ai complimenti a chi ha preso parte all’incontro meno, l’allenatore del Napoli nel post prosegue a rivolgersi al club per ciò che riguarda il mercato, nello specifico quello in uscita: “Koulibaly? La squadra è ben conscio cosa penso. Ci sono giocatori che hanno cose differenti. I buoni giocatori si comprano, i leader si creano nel tempo”. Ed tuttavia: “Non si può mettere in ordine tutto in dieci giorni: dovremo essere bravi ad inserirci in certe situazioni se dovessero partire certi calciatori. Ne abbiamo diversi a rischio e non dovremo abbassare il livello di personalità della squadra”.
Image:Getty
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