Nicolò Casale da Negrar, figlio della gavetta che lo ha portato a giocare a Prato, Sudtirol e non solo, è una delle grandi rivelazioni dell’anno dell’Hellas Verona. La squadra di Maurizio Setti non lo ha mai voluto mollare: quattro anni di prestiti, in giro per l’Italia, perché la squadra del direttore sportivo Tony D’Amico ha sempre creduto nelle potenzialità del classe ’98 cresciuto proprio nel settore giovanile scaligero. 21 presenze in questa Serie A, dopo l’annata di Empoli, con Igor Tudor ha trovato la dimensione tecnico-tattica perfetta ma la sensazione è che dinanzi a una maxi offerta sia difficile resistere per l’Hellas.
Nicolò Casale da Negrar, figlio della gavetta che lo ha portato a giocare a Prato, Sudtirol e non solo, è una delle grandi rivelazioni dell’anno dell’Hellas Verona. La squadra di Maurizio Setti non lo ha mai voluto mollare: quattro anni di prestiti, in giro per l’Italia, perché la squadra del direttore sportivo Tony D’Amico ha sempre creduto nelle potenzialità del classe ’98 cresciuto proprio nel settore giovanile scaligero. 21 presenze in questa Serie A, dopo l’annata di Empoli, con Igor Tudor ha trovato la dimensione tecnico-tattica perfetta ma la sensazione è che dinanzi a una maxi offerta sia difficile resistere per l’Hellas.
La Lazio c’è
Mentre il Napoli lo ha visionato di recente col direttore sportivo Cristiano Giuntoli ed è pure nella shortlist del Milan, chi sta facendo le cose sul serio è la Lazio. La storia è sempre la stessa: l’indice di liquidità non sta permettendo ai biancocelesti di fare innesti e serve prima cedere uno fra Manuel Lazzari e Vedat Muriqi, o magari entrambi, per in seguito comprare un giocatore. La priorità assoluta è al centrale di difesa e Casale è il primo della lista. Il Verona fa comprendere di non volersene privare ma scaturirà da quanto cash sarà disposto a mettere sul piatto Lotito. Già a gennaio.
Image:Getty
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