A parlare del caso Salernitana e non solo a NC24 Radio, durante Maracanà, è stato l’allenatore ed ex attaccante Arturo Di Napoli.
A parlare del caso Salernitana e non solo a NC24 Radio, durante Maracanà, è stato l’allenatore ed ex attaccante Arturo Di Napoli.
Che ne pensa di quanto sta accadendo nel club, con il congedo di Sabatini?
“Salerno non si fa mancare niente. Bisogna mettere in risalto tuttavia l’impresa fatta, che è stata storica. Aveva davvero poche possibilità di salvarsi e viceversa ce l’ha fatta. Con Sabatini ho un bel rapporto e mi è dispiaciuto finisse in questo modo. Reiteratamente ho sentito come fosse innamorato di Salerno e pure la tifoseria di lui. Io tuttavia considero Iervolino non uno sprovveduto, si è costruito su delle basi solide e se ha optato per questa scelta avrà avuto le sue ragioni. Sabatini è un uomo di calcio e sa che certe cose accadono, per me rimane l’impresa. Ha fatto ad ogni modo la storia”.
Napoli, si fanno i nomi in uscita di Koulibaly e Osimhen. Chi non deve perdere nella maniera più assoluta?
“Koulbaly è da molti anni lì e forse vorrebbe avere provare nuove emozioni. Osimhen forse può restare un anno per la definitiva consacrazione. Ora sacrificherei il primo. Conosciamo ADL, forse Spalletti dovrà aspettarsi qualche sorpresa”.
Dagli anni Ottanta a nella giornata odierna, fra i dieci migliori giocatori del reparto arretrato italiani lo mette Chiellini?
“Nella maniera più assoluta sì, è ciò che fra i parecchi ha meno qualità ma lui è sempre stato indispensabile per Nazionale e Juventus”.
Image:Getty
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