Durante la sua intervista concessa all’edizione di oggi de Il Mattino, il DS della Salernitana si è soffermato sulle proprietà straniere nel mondo del pallone italiano: “Di calcio non sanno niente. Vengono i fondi, non certo gli imprenditori. E ai fondi importa solo di portare soldi a casa. I fondi amano le statistiche, e io non prenderò mai un giocatore per un algoritmo. Io sono sentimentale, prendo un giocatore solo allorchè mi scatta il campanello dopo averlo visto in azione. E dal vivo. Ogni tanto sbaglio… Poche volte per la verità”.
Durante la sua intervista concessa all’edizione di oggi de Il Mattino, il DS della Salernitana si è soffermato sulle proprietà straniere nel mondo del pallone italiano: “Di calcio non sanno niente. Vengono i fondi, non certo gli imprenditori. E ai fondi importa solo di portare soldi a casa. I fondi amano le statistiche, e io non prenderò mai un giocatore per un algoritmo. Io sono sentimentale, prendo un giocatore solo allorchè mi scatta il campanello dopo averlo visto in azione. E dal vivo. Ogni tanto sbaglio… Poche volte per la verità”.
Il proprietario del Toronto ha confessato di aver preso Insigne dopo aver letto Transfermarkt.
“Una mancanza di rispetto per Insigne. E le sue grandi giocate non le ha viste? Ma ha sbagliato ad andare lì, è giovane, il capitano del Napoli, il 10 dell’Italia. Ma ora mai è in questo modo: chi ha soldi ne vorrebbe avere tuttavia oltre. Non capisco, non l’ho mai capito: se guadagni 5 che bisogno hai di volerne 8? Allorchè si ha da viver bene con la propria famiglia, cosa altro si va cercando?”.
Che calcio c’è in America?
“Ci ho giocato e non credevo ai miei occhi, facevi un cross e arrivava lo stacco musicale, in seguito le majorettes prima di tirare una punizione. Insomma, simpatico. Ma che roba è?”.
Image:Getty
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