“Se fosse rimasto sul terreno di gioco Romangoli la rete non l’avremmo subito”. Dopo l’1-1 beffardo di mercoledì a Genova, è stata questa una delle sintesi fatte dai tifosi della Lazio, consapevoli dell’importanza dell’ex capitano del Milan, fin da piccolo tifoso biancoceleste, nella difesa di Sarri. Che è stato obbligato a cambiarlo perché il centrale mancino ha alzato bandiera bianca per un indurimento all’adduttore della coscia sinistra. Nulla di preoccupante, ma tuttavia giovedì sentiva dolore e a Formello non davano per scontato la sua presenza. Non è effettivamente al meglio ma Sarri non può farne a meno, in maggior misura in un big match come quello in programma nella giornata odierna contro il Napoli (20.45).
Romagnoli come Felipe Anderson, che l’anno scorso non ha saltato una partita di campionato. Per Sarri è intoccabile: se sta bene, gioca, se ha qualche acciacco, gioca lo stesso. Al 1’ minuto mercoledì con la Sampdoria, in uno scontro con Sabiri, ha riportato una ferita molto profonda alla caviglia destra: gli sono stati subito applicati 5 punti di sutura e ha giocato per 40’, in seguito non ce l’ha più fatta. Includendo nella considerazione che pure Pedro non è al meglio (ha fastidi ha tutte e due le caviglia e ieri non si è allenato in gruppo), lecito aspettarsi questa sera Felipe Anderson titolare, pronto magari a fare la staffetta con lo spagnolo.
La notte dell’Olimpico
A ieri in serata erano stati venduti circa 10 mila biglietti per il match: sommati agli abbonati, gli spettatori previsti saranno quasi 38 mila. Da ricordare le restrizioni, che sicuramente hanno inciso: per i laziali residente in Regione la vendita è libera per tutti i settori dello stadio esclusa la Curva Sud, per i non residenti in Regione è viceversa possibile comprare solo i tagliandi in Curva Sud e con obbligo di Fidelity Card – Tessere del Tifoso Millenovecento. Prima dell’incontro Ciro Immobile riceverà il premio – dal 2021 intitolato alla memoria di “Paolo Rossi” – per aver vinto la classifica capocannonieri il campionato passato. E tuttavia, nel pre gara, omaggio ad Aldo Donati, l’autore del primo inno della Lazio: per l’opportunità, a cantarlo ci sarà il figlio.
Image:Getty
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