Un torneo che non ha espresso una vera e propria dominatrice è normale che regali un big match dietro l’altro. Viste le distanze ridotte, in classifica ma anche come livello di gioco, per lo meno 5-6 squadre adesso possono definirsi “grandi”. Quantomeno nel senso di potenziali pretendenti allo scudetto, che nella giornata odierna è sulla maglia del Milan. In seguito le distanze si amplieranno, la competizione si sfilaccerà, e insomma a il signor punto partirà anche la volata. Ma per a questo punto, domenica dopo domenica, le partite di cartello non si fanno certo desiderare.
Pioli col Napoli. Ma pure Roma-Atalanta. Proprio i rossoneri saranno protagonisti di quella che, a nella giornata odierna, è la miglior partita possibile in Italia. Pure se priva di Leao e Osimhen, due forze della natura al servizio dei rispettivi compagni, Milan-Napoli è partita da luci a San Siro. Fra le due, c’è la Divinità . La davano tutti indietro, e viceversa è lì al primo posto. Sarà di scena a Roma, nella tana di Mourinho, uno che al titolo ci deve puntare per definizione. E a questo punto ha anche la responsabilità di un mercato più che sontuoso.
L’Inter a Udine, la Juve a Monza. Sono le partite più complicate. Dodici punti, a nella giornata odierna, valgono un sesto posto. Parecchio momentaneo, e effettivamente ciò che nei nerazzurri di Simone Inzaghi non funziona non è certo il piazzamento in classifica, più che volatile con appena sei giornate alle spalle. Eventualmente, è nel gioco e nella testa che Lautaro & Co devono tuttavia dare delle risposte. Finora, i nerazzurri hanno perso tutti i big match disputati: segnale di debolezza. D’altro canto, hanno pure vinto tutte le gare “da vincere”: segnale di forza. Nella domenica in cui tre – o quattro, dipende da quelle che saranno le ambizioni dell’Atalanta – concorrenti si sfidano a duello, per l’Inter possono arrivare risposte. Solo un pazzo, del resto, terrebbe fuori Inzaghi dalla corsa scudetto in questo modo presto. D’altra parte, a nessuno verrebbe in mente di posizionarlo in pole nella griglia attuale. Battere l’Udinese, la squadra più in forma del campionato, e magari approfittare di qualche passo falso o qualche pareggio, sarebbe un segnale cruciale. Chi gioca contro un avversario diretto, adesso dell’anno, ha meno da perdere. È per tale motivo, e per il valore dei friulani, che la gara più complicata è proprio quella che attende l’Inter: alla Dacia Arena, ha qualche cosa da dimostrare, contro un avversario molto tosto. L’altra partita più tosta della giornata è quella della Juventus. Non è quella che metterà i bianconeri contro il Monza del nuovo mister Palladino, senza niente togliere ai brianzoli. La squadra di Massimiliano Allegri, che non sarà in panchina per squalifica, la sfida la gioca più che altro contro se stessa. Mica semplice.
Image:Getty
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