Un Hellas Verona sin troppo rivoluzionato in estate, dal momento che ha perso gran parte dei suoi big, si è trovato dinanzi a una partita difficile. Rinnovato, con il monte ingaggi ribassato, con un nuovo tecnico ma obbligato a ripartire subito per non annaspare dopo. Risultato riuscito solo in parte: quartultimo, il ko contro la Fiorentina è il quarto in stagione a fronte di una sola vittoria e due pareggi. C’è ma da dire che negli scontro diretti non è mai uscito sconfitto.
Il migliore – Thomas Henry
Giunto dal Venezia, l’attaccante francese non ha perso il fiuto del gol e si è palesato da subito l’attaccante che cercava il Verona per il dopo Simeone. Quantità, qualità, fisico: dopo due stagioni in questo modo in Italia, se terrà passo e ritmo, è destinato a fare il balzo in avanti che sia in Serie A o in un’altra grande lega europea.
La delusione – Ivan Ilic
Uomo mercato dell’Hellas, dopo rimasto alla corte di Gabriele Cioffi all’Hellas, non è riuscito tuttavia a incidere e a imporsi come nell’anno passato. Dirimpettai diversi, pure se al fianco c’è sempre Tameze, una difesa dietro che non lo scherma come nello scorso campionato, non riesce a dare quell’impluso alla manovra di cui sarebbe decisamente capace.
La rivelazione – Josh Doig
Lo scozzesino, vent’anni compiuti a maggio, preso in estate dall’Hibernian, si è subito adattato. Alla prima da titolare, gol e vittoria, l’unica, dell’Hellas in stagione. Solo in panchina nell’ultima, ha giocato ma tutta la partita pure con la Lazio. Giocatore di buona prospettiva, una delle tante speranze riposte nel futuro dal club di Setti che difficilmente fallisce l’obiettivo allorchè si tratta di giovani talenti.
Image:Getty
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