Presente negli studi di ‘Sky’, il giornalista Matteo Marani ha in questo modo commentato il successo conquistato ieri in serata a San Siro dall’Italia contro l’Inghilterra: “Ieri la Nazionale ha fatto qualche cosa di davvero significativo: per come ha approcciato la sfida, per il coraggio, per il gruppo. Non era facile, venivamo da un giugno sofferto ed era una partita insidiosissima contro una formazione forte che può ad ogni modo disputare un buon Mondiale. L’Italia ha giocato tutta la partita, con calciatori che hanno palesato di tenere alla Nazionale. Dimarco, ad esempio: ieri dalla sua fascia sono arrivate delle giocate importanti. E in seguito la Nazionale ha goduto del miglior Bonucci che era rimasto in panchina contro il Monza. Lui ha un piede da giocatore della fascia centrale del campo e giocando a 3 può esprimersi al meglio, è un leader e purtroppo non abbiamo più parecchi Bonucci. Mi è piaciuto Donnarumma e in seguito il gioiello di Giacomo Raspadori, Mancini ha grandi meriti per l’affermazione di ieri, intanto perché ha cambiato trovando la soluzione migliore. Lui naviga fra mille difficoltà, non ci sono giovani attaccanti titolari: su dieci calciatori impiegati in Serie A nelle prime sette giornate, solo tre erano italiani. Io spero che questa Nazionale sia sempre più percepita pure dai club, abbiamo bisogno di qualità. Allorchè vinciamo queste gare abbiamo sempre l’impressione di aver compiuto un’impresa, mentre per gli altri è sempre più facile. Si parla tanto di Immobile, ma per quanto ha fatto rischiamo di rimpiangerlo per molto tempo. Raspadori non è nella giornata odierna titolare al Napoli, ma in seguito lui è molto bravo ed è un ragazzo meraviglioso, che studia e va all’Università. E’ una bella immagine di questo movimento, non carichiamolo troppo ma speriamo che dietro di lui arrivino gli altri perché solo Raspadori è troppo poco”.
Image:Getty
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