Prima che Kvicha Kvaratskhelia diventasse ufficialmente un giocatore del Napoli, l’agente Mamuka Jugeli che con l’intermediario Cristian Zaccardo ha portato il georgiano in Italia, svelò un dietro le quinte che allora passò forse inosservato. “Avevamo un accordo preliminare con la Juventus allorchè c’era Paratici, ma in seguito Fabio è andato al Tottenham. Se non avesse cambiato squadra, Khvicha sarebbe dei bianconeri. Pure il Milan aveva chiesto informazioni, ma il Napoli si è mosso più concretamente. Abbiamo avuto offerte pure dall’Inghilterra, soltanto a titolo temporaneo tuttavia e a noi non interessavano”.
La rapidità del Napoli
Il Napoli, con Cristiano Giuntoli e Maurizio Micheli, è stato rapido a chiudere. A soli 10 milioni di euro, in uno dei più grandi affari di questa estate. Kvicha ebbe modo di dire subito. Ho scambiato due parole con Spalletti, mi ha riferito che voleva lavorare con me e io ho sentito il desiderio di farlo con lui. Dopo quel confronto ho deciso di trasferirmi al Napoli. Mi ha spiegato come funziona la Serie A e mi sento pronto per un salto in questo modo grande. Non so se indosserò il numero 77 o il 18, di certo so che la 10 non si tocca perché è solo di Maradona. Mi piacerebbe giocare con Koulibaly, è un grande giocatore. Ho scambiato due parole pure con Kaladze e Miranchuk, mi hanno detto di lavorare duramente perché in alternativa non si raggiungono gli obiettivi”.
Il paragone di Zaccardo
Opportuno di ipse dixit, allora sembrò un’esagerazione quella dell’intermediario Zaccardo che ha cucito e rifinito la contrattazione col Napoli. “Lo seguo da due anni, l’ho visto giocatore nel 2020 e mi ha subito impressionato. Spero possa diventare uno dei più bravi nel suo ruolo: ha personalità e testa sulle spalle. A chi lo accosterei? Strappa, corre tanto e ha un bel dribbling, ce ne sono pochi in Italia. Penso a Leao, spero possa diventare decisivo per il Napoli”. Touché.
Image:Getty
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