Davide contro Golia, la penultima in classifica contro la capolista in splendida forma. Cremonese-Napoli è la gara fra due squadre reduci da momenti diametralmente opposti, ma non per tale motivo dal risultato scontato. Per la delicatissima partita di questo pomeriggio mister Alvini ha in mente qualche novità di formazione per sforzarsi di fermare la corazzata dell’amico e conterraneo Spalletti.
Stesso modulo, più prudenza – La Cremonese è pronta a schierarsi con il 4-2-3-1 già visto a Lecce, soddisfacente sia per equilibrio che per fluidità di manovra. La grande pericolosità del Napoli e i problemi accusati da Pickel e Okereke in settimana costringeranno Alvini a schierare una formazione più da “combattimento”, in maggior misura dal centrocampo in su. Meité tornerà dal 1′ (“Ci aspettiamo una sua crescita e abbiamo bisogno della sua fisicità”, ha riferito il mister in conferenza stampa) e dovrebbe affiancare Castagnetti, con Ascacibar pronto a rimpiazzare lo svizzero sulla trequarti per schermare Lobotka. Le fasce saranno occupate da Zanimacchia e Quagliata, più avanzato rispetto al tradizionale ruolo di terzino. L’obiettivo sarà aiutare i compagni in fase di non possesso e ripartire in gran velocità non appena ci sarà l’opportunità. Da non escludere pure la conferma fra i titolari di capitan Ciofani, leader dentro e fuori dal campo che già a Lecce ha palesato di poter dire tuttavia la sua in Serie A. In attesa di comprendere se sarà abbastanza per fare l’impresa e muovere la classifica, la certezza è una: il destino della Cremonese passa in maggior misura dalle prossime partite salvezza contro Spezia, Sampdoria, Udinese e Salernitana.
Image:Getty
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