Mykhailo Mudryk è il nuovo gioiello di casa Shakhtar Donetsk. Ala sinistra con piede invertito, come i nuovi dettami non scritti vogliono sta crescendo in considerazione di partita in partita. Classe 2001, specialista negli assist, nelle 41 presenze fra Champions e Premier Liga Ucraina – fermata dalla guerra nella scorsa Primavera, allorchè Mudryk stava crescendo di gara in gara – cinque gol e ben diciotto assist. Molte volte è il migliore dei 22 scesi sul terreno di gioco e la sua duttilità sull’arco offensivo (può giocare sia da trequartista centrale che da ala destra) ha attirato l’interesse delle big di tutta Europa. Non c’è un club che non lo segua, pure se la valutazione è davvero fuori portata.
Da 30 a 50 milioni.
Nelle ultime settimane il miglioramento è stato tale che lo Shakhtar ha alzato il tiro. Se in estate con 25 milioni era possibile sedersi al tavolo, per in seguito magari chiudere intorno ai 30 – valutazione tuttavia già interessante – adesso gli arancioneri hanno intenzione di chiederne come minimo 50. Per lo meno non è un avverbio messo lì a caso, perché se le prestazioni dovessero ricalcare quelle degli ultimi mesi, allora sarà pure oltre. Nel solco di Kvaratskhelia che, tuttavia, sta facendo cose pazzesche già al Napoli. Allorchè i soldi fanno la differenza: nessun club italiano può attualmente permettersi Mudryk, solo il Milan in caso di cessione di Rafael Leao a gennaio.
Tentativo Atalanta.
Nella scorsa estate ci sono stati dei contatti fra i nerazzurri e lo Shakhtar per provare a trovare un accordo. La richiesta è stata di 35 milioni, con gli orobici che – dopo avere speso oltre 20 per Boga e con tantissimi trequartisti già in rosa – ha battuto la ritirata. Adesso è quasi impossibile per tutti, ma non per i grandi club d’Europa.
Image:Getty
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