Difficile calcolare il peso degli errori e di un turnover troppo spinto per una gara dalle mille insidie. Gli orobici dopo lunghi sforzi non ha reagito, davanti è inciampata pure a Lecce: due ko nel giro di quattro giorni, due battute d’arresto che devono iniziare a far riflettere. Col Napoli c’è stata la reazione alle due gol subite, accompagnata da una prestazione di livello. Contro i giallorossi, viceversa, si è vista una formazione stanca e un po’ troppo spaesata.
Due sconfitte in quattro giorni, adesso serve la reazione
Due gli episodi che portano a riflettere. I nove cambi su undici, parecchi anche per chi è troppo in fiducia: viste le due partite alla fine – una dopo il ko di Via del Mare -, magari sarebbe stato più opportuno premere sull’acceleratore per chiudere al meglio il 2022. Dopo c’è quell’insistere sul doppio concetto di visibilità e utilizzo: “Non credo sia stato questo la complicazione. Era corretto vederli sul terreno di gioco. Abbiamo preso gol da due ingenuità. Dopo noi abbiamo 26 giocatori che non possono soltanto essere allenati, ma devono essere pure impiegati sul terreno di gioco”.
Messaggi criptati verso di qualcuno? Difficile interpretare, ci si può basare solo sulle certezze: la Divinità tuttavia rimane lì, con la possibilità di chiudere la prima parte di stagione a quota 30 punti, una proiezione tuttavia interessante. L’Inter sarà un esame bello complicato da superare: in seguito si penserà al futuro e agli eventuali obiettivi.
Image:Getty
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