La Lazio diventa grande con il più piccolo. Luka Romero, 18 anni da compiere il 18 novembre, porta i biancocelesti al secondo posto in classifica. Ieri in serata all’Olimpico contro il Monza, una gara molto temuta da Sarri dopo l’euforia derby, il classe 2004 argentino è entrato e è andato in gol nel secondo tempo, portando a Sarri 3 punti preziosissimi: ora i biancocelesti sono a quota 30 come il Milan, dinanzi ci sta solo il Napoli a +8. Una gara sporca, non bellissima a livello tecnico, con la Lazio molte volte prevedibile pure per le pesanti assenze: Immobile, Zaccagni e Luis Alberto, in panchina ma in condizioni precarie.
La rete di Romero è giunto pochi minuti dopo che Immobile si era alzato per scaldarsi. Allorchè Ciro ha iniziato gli esercizi a bordocampo, l’Olimpico (35 mila presenti) si è riacceso come con una magia e ha spinto la Lazio al gol: azione di Basic a sinistra, gol di Pedro, ribattuta di Di Gregorio e tap-in di Romero. Lo ha voluto il destino, evidentemente. Del resto, Romero, sangue messicano e argentino, lo è un predestinato: a giugno 2021, debuttando al Bernabeu con il Real Madrid, è diventato il di età più bassa esordiente della Liga. Con la rete di ieri, ha tolto a Dybala un primato: è diventato effettivamente l’argentino di età più bassa a segnare un gol in Serie A (17 anni contro 18 anni ,11 mesi e 27 giorni).
«Questo gol è il regalo per il mio compleanno», ha riferito Romero. Magari, un altro dono (pure per i tifosi) può arrivare su una scrivania. Cos’è? Il rinnovo di contratto. L’argentino è effettivamente quasi scaduto a giugno, guadagna 400 mila euro e la Lazio da tempo sta lavorando per prolungare il suo accordo. Guai a farselo scappare.
Image:Getty
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