Paolo Condò, sulle colonne de La Repubblica, ha proferito in questo modo del Napoli e dei suoi segreti dopo mesi di dominio in Serie A: “Le pubbliche scuse di Kim dopo l’errore commesso contro l’Udinese — il primo grave della sua eccellente stagione — aiutano a comprendere la profondità del primato del Napoli, giunto alla pausa mondiale con la bellezza di 8 punti sul Milan, 10 sulla Juve e 11 sulla coppia Inter-Lazio. Allorchè i calciatori migliori attingono al serbatoio dell’umiltà — e il senso del dovere tutto orientale di Kim è solo una parte della spiegazione, perché da Osimhen a Simeone la dialettica a levare anziché aggiungere replica l’armonia che si vede sul terreno di gioco — non ci sta complicazione dalla quale non si possa uscire. L’ultimo quarto d’a questo punto dell’Udinese in questo senso è stato un bel test, perché dopo una partita dominata il Napoli era uscito dal match, convinto di averlo ora mai blindato. I due gol friulani non gli hanno fatto riattaccare la spina, esercizio mentale tutt’altro che semplice: è stata l’umiltà a condurlo in porto, come il barchino guida il transatlantico nell’avvicinamento a riva”.
Image:Getty
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