Lorenzo Casini, patron della Lega Serie A, ha conversato in conferenza stampa alla fine dell’Assemblea di oggi, alla quale non hanno partecipato Milan, Juventus, Inter, Roma, Fiorentina, Napoli e Monza.
Il patron riassume ciò che è successo nella giornata odierna in Assemblea:
“Sette squadre hanno deciso di utilizzare un loro diritto, cioè quello di non partecipare all’assemblea, creando un minimo di incertezza. Verificato che ci fosse il numero legale per l’assemblea (12 squadre presenti, ne bastavano 11), l’assemblea è iniziata. Lo scopo è il non aver raggiunto un intesa sull’elezione del consigliere. Io ho il dovere di far funzionare lo statuto; i club presenti hanno votato scegliendo di rinviare l’elezione del consigliere ad una prossima assemblea da convocare prima del 5 dicembre.
Sugli adempimenti fiscali si è discusso di quelli sospesi dal legislatore nello scorso dicembre e nello scorso marzo. L’assemblea mi ha dato mandato di protrarre a interloquire con le istituzioni per assicurare l’adempimento dei pagamenti nell’interesse del sistema e dello sport. La misura della sospensione dei pagamenti riguarda tutto lo sport, non solo il calcio; la Serie A è il maggior contribuente e ha un impatto maggiore rispetto agli altri settori. Questa misura di sospensione è stata presentata dal governo come la principale forma di ristoro e sollievo per un ambiente che non ha avuto contributi accuratamente penduto; la possibilità della rateizzazione era quella più plausibile per poter chiudere questa vicenda, ma non fu concessa, procedendo per un ulteriore sospensione. La reteizzazione è già prevista dalla legge, ma il tema è quello di sanzionare oppure no i club che hanno avuto legittimamente la sospensione dei pagamenti.
Sull’ultimo punto – le riforme – ho aggiornato l’assemblea su progetti che riguardano non solo il gioco, ma pure i giovani, il rapporto con le altre leghe, l’ordinamento dei campionato; ai primi di dicembre si farà un’altra riunione con la commissione riforme per avere in seguito un documento da pubblicare per metà dicembre”.
Rebecca Corsi è la candidata?
“Non c’è mai stata una candidatura formale di Rebecca Corsi, ma la dirigente che ha preso più voti nelle precedenti elezioni”.
Le big hanno offerto un altro nome?
“Non ci sono state proposte formali o candidature formali. La lotta è molto accesa e molte volte si sommano questioni non legate al tema, magari del passato che vengano richiamate; non sono neanche sicuro che il tema per cui sono andate via le 7 squadre sia lo stesso per tutte. Magari, disquisendo prima della riunione, avevano già pensato a cosa sarebbe successo e hanno preferito partire…”.
Image:Getty
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