Il confronto acceso accaduto nella mattinata della sfida post Inter non è stato dimenticato in casa Atalanta. A Zingonia raccontavano di un umore nero da parte di Gian Piero Gasperini dopo le ultime due sconfitte fra Lecce e nerazzurri (quella con il Napoli era più che onorevole) ma pure che la società non era troppo contenta di restare inerte dinanzi agli strali dell’allenatore, che ieri è rientrato dalla vacanza di poco più di una settimana alle Seychelles. Prima di ricominciare con gli allenamenti, il 28, è stato inserito un viaggio a Boston per parlare pure con l’altra anima della società, cioè chi detiene la maggioranza: Stephen Pagliuca che capitana il fondo.
Gasp controvoglia.
La realtà è che l’allenatore si sarebbe risparmiato l’attraversata dell’Oceano, con tutta probabilità perché sa che potrebbero esserci dei venti di tempesta. Da parte sua l’idea è quella di comprendere quali sono le opzioni e gli obiettivi del club, ponendo l’interrogativo sul come crescere e su cosa fare. Avere un’idea di Europa? Allora servono rinforzi di alto livello. Fare giocare i giovani? Allora con tutta probabilità devono essere venduti i più vecchi, come Zapata e Muriel, Hateboer e Maehle. Per non parlare di Malinovskyi e Boga, già fuori dal progetto tecnico al netto dei minuti giocati nelle ultime gare. L’idea è quella di non avere una via di mezzo, ben sapendo che la salvezza è praticamente già arrivata. L’incontro con Pagliuca, del resto, ha bisogno di interpreti considerato che Gasperini non parla inglese.
La linea della società.
I Percassi non hanno gradito alcune situazioni degli ultimi tempi. Tutto il 2022 è stato un sommarsi di problemi e situazioni non ottimali. I pochissimi punti del girone di ritorno scorso, le lamentele e le non conferenze stampa dinanzi ai tantissimi giornalisti presenti al tennis vip, le stoccate sul mercato. La realtà è che il carattere di Gasperini ha portato a qualche rottura di troppo – con Sartori, per dirne un altro, ma pure per il versante medico che prosegue ad avere più di qualche problema – che la squadra non ha gradito. E in seguito un conto è arrivare terzo in classifica e chiedere rinforzi, un altro è finire ottavi, incominciare bene e in seguito incappare in tre sconfitte consecutive con una gestione del turnover di Lecce che è apparso, a tutti, incomprensibile. Un segnale alla società per fare comprendere che le seconde linee non sono in questo modo buone. La complicazione è che la squadra, dopo i parecchi screzi degli ultimi anni, vorrebbe avere accorciare il guinzaglio, vorrebbe avere spiegare a Gasperini che è lei a decidere, dopo il tantissimo credito dato al tecnico.
Come finirà?
Detto che Malinovskyi e Boga sicuramente saluteranno, che se arriveranno offerte per Zapata e Muriel saranno ascoltate, in questo modo come per Maehle e Hateboer, la rivoluzione si fa con i soldi e con le cessioni. Gli orobici spiegherà che Gasperini dovrà stare più tranquillo, ma proverà ad ascoltarlo ed esaudirne i desideri. Detto che se dovesse arrivare una proposta per l’allenatore, a giugno prossimo, le strade si possono dividere.
Image:Getty
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