Sofyan Amrabat si sta facendo grande in Qatar, alla guida del suo Marocco. La squadra nordafricana è una delle sorprese di queste prime due giornate di fase a gironi del Mondiale e con la sua nazionale, come quella che c’è sulla bandiera, brilla la stella del mediano dinanzi alla difesa del 4-1-4-1 costruito da Regragui, capace di catalizzare le attenzioni pure al cospetto di mostri sacri come Modric o De Bruyne.
La Fiorentina osserva compiaciuta, ma pure un filo preoccupata, le gesta del classe ’96 in suolo qatariota. Perché questo doppio stato d’animo? Se da una parte il ricco investimento di Commisso, che nell’inverno del 2020 mise sul piatto 20 milioni di euro fra parte fissa e bonus pur di strapparlo al Napoli, sta iniziando a fruttare, dall’altra c’è chi inizia a intravedere il rischio di non poterselo godere chissà quanto.
L’accordo del marocchino con la Fiorentina scade il 30 giugno 2024, fra un anno e mezzo, e ora mai la squadra ha già iniziato da un po’ ad intavolare dialoghi con il suo entourage per prolungare, pure se l’intesa non pare essere tuttavia nell’aria. C’è da giurare che negli ultimi tempi, dal momento che pure in campionato Amrabat ha palesato continuità di rendimento, la lista di ammiratori sia ingrossata: con un accordo tutt’altro che distante dalla sua conclusione e la possibilità concrete di incassare plusvalenza a fronte di una spesa tuttavia robusta, ogni scenario è da tenere in piedi.
Image:Getty
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