Più che positiva la prima uscita del Napoli in Turchia. Al di là del risultato, 3-2 il finale per gli azzurri, la squadra di Luciano Spalletti con una formazione sperimentale (un po’ 4-3-3 e un po’ 4-2-3-1 nella prima parte della gara e nel secondo tempo un insolito 3-5-2 e parecchi giovani della Primavera) riprende subito il filo del gioco, si diverte e fa divertire pure i tifosi esattamente come prima della sosta andando a segno con Politano e con due grandi realizzazioni di Raspadori.
Raspadori-show
La sua presenza insieme ai tre attaccanti fa pensare al 4-2-3-1, ma nonostante i due gol ed un assist per la verità Spalletti per lo meno di partenza lo mette in campo mezzala nel 4-3-3. Le caratteristiche più offensive rispetto a Zielinski lo portano ad accompagnare maggiormente, stando più vicino ad Osimhen, ma non vengono a mancare le situazioni in cui si abbassa pure a sviluppare gioco. Un esperimento che l’allenatore promuove al termine della gara e che nasce pure per sopperire alle assenze in mediana e che risulta positiva pure grazie al dominio di una gara che vede raramente il Napoli dover rincorrere sulla schiena.
Una volta e in seguito parecchi cambi
Oltre ai 5 nazionali sono out pure Rrahmani, Sirigu, Juan Jesus (già nella giornata odierna tornerà in gruppo) e Spalletti accentra Di Lorenzo con Ostigard dando spazio a Zanoli sulla fascia destra. In mediana c’è Elmas con Lobotka, con la posizione fluida – come detto – di Raspadori dietro Politano, Osimhen e Kvaratskhelia pienamente recuperato (l’ultima sua gara il 29 ottobre col Sassuolo). 45′ per gran parte dei calciatori di prima squadra, evitando sovraccarichi, e nel secondo tempo linea a 3 con le seconde linee, parecchi giovani della Primavera. Domenica col Crystal Palace sicuramente meno esperimenti e più minutaggio ai big.
Image:Getty
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