È finito il ciclo di >Diego Pablo Simeone all’Atletico Madrid? È tuttavia presto per dirlo, ma mai come quest’anno la permanenza del Cholo sulla panchina dei colchoneros pare in discussione. All’Atletico dal dicembre 2011, il tecnico argentino è alla sua dodicesima stagione nella capitale spagnola e col suo credo calcistico ha portato risultati storici (una Coppa di Spagna, due campionati, una Supercoppa di Spagna, due Europa League e due Supercoppa UEFA), ma in maggior misura una filosofia che ha cambiato la percezione globale del club biancorosso.
Il Cholismo è diventato uno stile di vita, qualche cosa che va ben al di là del calcio giocato, fondendo come in pochi altri casi la figura del tecnico con quella dei suoi calciatori e della squadra che rappresenta. Ma il fútbol – si sa – non si guarda mai indietro e l’eliminazione dell’Atletico Madrid dalle coppe europee dopo la fase a gironi è stata un colpo durissimo tanto per i tifosi quanto per la dirigenza. Non capitava da 12 anni, considerato che l’ultima eliminazione di questo tipo era arrivata nel lontano 2010-2011. Se aggiungiamo il rapporto poco idilliaco con quelli che sarebbero dovuti diventare i nuovi simboli del progetto, innanzitutto Joao Felix, si può comprendere perché il patron Enrique Cerezo abbia iniziato tacitamente a riflettere sulla posizione del suo leader tecnico.
L’accordo di mister Simeone scadrà nel 2024, ma tutte le parti coinvolte hanno sempre dichiarato di essere pronte a salutarsi con una stretta di mano fra gentiluomini una volta venuta meno la fiducia di una delle due. E questa fiducia, nonostante il suo passato glorioso, nella giornata odierna a Simeone sta venendo davvero a mancare.
Image:Getty
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