Se il 2022 ha portato in dote due titoli minori, l’anno che si apre, per l’Inter, offre subito la possibilità di rimettersi in corsa per lo scudetto: dallo scontro diretto col Napoli passano buona parte delle speranze nerazzurre di riaprire il discorso. A metà gennaio, ecco l’opportunità di bissare la Supercoppa italiana, senza dimenticare la Coppa Campioni: dopo l’onorevole eliminazione di Anfield, i buoni propositi di Simone Inzaghi & Co, per questa prima parte di 2023, sono di provare fin ove si può arrivare. In gara secca, niente non è ammesso. Non di solo campo si vive, davanti.
Skriniar è il capofila di una lunghissima serie di calciatori dal futuro tutto da scrivere. La fotografia di un mercato che vive di incertezza: fra contratti prossimo al termine e prestiti sono ben tredici calciatori. Con qualcuno (Dzeko, Darmian) il discorso rinnovo è già più approfondito, altri (Gagliardini, De Vrij) sono indirizzati all’addio. Nel mezzo, dallo slovacco e da Handanovic a Lukaku, una lunga teoria di giocatori su cui prendere decisioni, mezza squadra e pure più se si considera che nel 2024 sono prossimo al termine altri big come Bastoni, Calhanoglu e Mkhitaryan. Nel mezzo, il calciomercato vero e proprio, ciò che potrebbe/dovrebbe portare alla cessione di per lo meno un big, forse due. Il primo indiziato è Denzel Dumfries, più a giugno che a gennaio. Del resto, il vero quesito per il 2023 dell’Inter è un altro.
Cosa fa Zhang? Una domanda che se ne porta dietro tante altre. Per esempio, cosa fa Marotta? Finora l’ad, per le vie brevi, ha negato ogni possibilità di un ritorno alla Juventus. Logico pensare, ma, che servano pure stabilità e competitività future per non cedere a eventuali (forse già presenti) lusinghe torinesi. Sin qui, pure la famiglia Zhang ha chiuso alla possibilità di cedere la società. Al contrario, nelle ultime possibilità il patron Steven ha già dichiarato diverse volte il proprio impegno, con la promessa di ampliarlo ulteriormente. La situazione, ma, rimane da decifrare: il prestito con Oaktree – mai sembrato precisamente interessato ad altro che non fosse rientrare, e la rinegoziazione alzerebbe ulteriormente i tassi – pesa come una spada di Damocle. Gli approcci internazionali non sono mancati, la valutazione (1,2 miliardi) è considerata fuori mercato da diversi osservatori. Si torna lì: cosa farà Zhang? Se venderà, ci sarà da scoprire il nuovo corso interista. In caso contrario, ci sarà da comprendere se si va avanti a sacrifici eccellenti e grandi colpi a sorpresa (la storia delle ultime due estati) o se l’Inter può seguitare a parlare cinese con rinnovate ambizioni.
Image:Getty
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